L'obiettivo è aumentare la qualità del servizio e raggiungere una platea ancora più ampia di utenti

Il Comune di Firenze investe oltre dieci milioni di euro, per il prossimo biennio, sull'assistenza domiciliare. E' programmata, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, una previsione di spesa di oltre un milione di euro in più sul biennio rispetto all'appalto attualmente in corso.
    
L'obiettivo è aumentare la qualità del servizio e raggiungere una platea ancora più ampia di utenti: il bando per l'affidamento del servizio ad operatori economici, è stato pubblicato e l'avvio del nuovo appalto è programmato dal prossimo mese di dicembre. La principale novità della riorganizzazione del servizio è individuabile in una rinnovata impostazione organizzativa basata su turni prefissati e non frammentati, al fine di dare maggiore stabilità, uniformità e programmabilità degli interventi domiciliari, garantendo qualità del lavoro e quindi qualità delle prestazioni rese dagli operatori.

    
Il servizio di assistenza domiciliare è rivolto a persone che si trovano in condizione di fragilità e non autosufficienza, anziani prevalentemente ma anche adulti e minori fragili a causa di una disabilità o limitata autonomia fisica. Comprende una serie di prestazioni personalizzate sulla necessità degli utenti da svolgersi presso la loro abitazione. Una delle finalità, si spiega dal Comune, è prevenire situazioni di bisogno, emarginazione e disagio.

    
"L'assistenza domiciliare rappresenta un servizio sempre più importante nel contesto di una città in cui la fascia di popolazione anziana è sempre in aumento - sottolinea l'assessore al Welfare Nicola Paulesu -. L'attenzione dell'amministrazione per le persone più fragili è sempre elevata e per questo abbiamo voluto aumentare l'investimento per il prossimo biennio, oltre un milione di euro in due anni, per poter offrire un servizio sempre più adeguato ai bisogni delle persone, con l'obiettivo di ridurre se possibile i percorsi di istituzionalizzazione. Inoltre, abbiamo lavorato, anche grazie a un'interlocuzione con i sindacati, su un'impostazione basata su turni meno frammentati, più razionali in base all'esperienza maturata in questi anni, per un maggior benessere organizzativo dei lavoratori e una loro maggiore stabilità retributiva, consapevoli che il perseguimento di tali obiettivi ha riflessi positivi sulla qualità del servizio".
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