Il progetto messo in campo da Intesa Sanpaolo assieme a CESVI per offrire assistenza e supporto alle persone affette da malattia cronica in fase avanzata

Circa centomila euro raccolti nel corso di un anno, oltre millesettecento persone assistite e quasi duemilatrecento prestazioni effettuate, fra ospedale e assistenza a domicilio.

È il bilancio del progetto messo in campo da Intesa Sanpaolo e CESVI a sostegno dell’attività della Fondazione File per la cura e l’assistenza delle persone affette da malattie croniche ormai in fase avanzata: i fondi raccolti hanno finanziato l’attività di coordinamento sanitario e organizzativo grazie al supporto di risorse umane dedicate, un medico, un infermiere e uno psicologo. Si tratta di un grande traguardo che permette ai professionisti sanitari di File che lavorano integrati alla “Struttura di Terapia del Dolore e Cure Palliative” dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi di essere sempre presenti per queste persone lungo tutto il percorso di cura, alleviando i sintomi e la sofferenza fisica legati alla malattia e offrendo un supporto psicologico dedicato. Le consulenze palliative vengono svolte nella struttura ospedaliera a livello ambulatoriale e nei reparti di degenza. Laddove possibile, il paziente può proseguire il percorso di assistenza nella propria casa, grazie al collegamento diretto con gli infermieri territoriali di File, o essere accolto in uno degli hospice del territorio.

L’iniziativa coinvolge direttamente le persone malate ospedalizzate e i pazienti che, visitati in consulenza ambulatoriale, potranno essere orientati ad un proseguimento del percorso di assistenza a casa, seguiti dal servizio di Cure Palliative domiciliari di File, oltre ai familiari.

Afferma la presidente di File, Livia Sanminiatelli Branca: “Ringrazio di cuore Intesa Sanpaolo e CESVI per aver supportato il nostro progetto. Attraverso il nostro servizio di continuità ospedale-territorio, le cure non s'interrompono mai e il percorso di assistenza è personalizzato per le specifiche condizioni fisiche, psicologiche e sociali di ogni paziente preso in cura, in relazione allo stato evolutivo della sua malattia. E, soprattutto, la persona assistita non si sentirà sola, così come il suo nucleo affettivo”.

Commenta Tito Nocentini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo: “Siamo orgogliosi di aver contribuito concretamente, con questo progetto, a migliorare la vita di tante persone fragili nel nostro territorio. Un impegno che riflette la nostra storica vocazione a promuovere il benessere collettivo, oltre la crescita economica. Grazie al Programma Formula e in collaborazione con CESVI, ad oggi abbiamo raccolto in Toscana e Umbria oltre 1,7 milioni di euro a sostegno di 14 progetti dedicati a sostenibilità, inclusione sociale e valorizzazione del territorio”. 

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