"Lo abbiamo visto col Covid, in sanità il passaggio ai sistemi digitali è fondamentale, significa semplificazione, significa capacità in termini rapidi di avere quel rapporto di prossimità fra l'operatore e il paziente. Il fascicolo sanitario elettronico è fondamentale nel creare un livello di sanità territoriale che possa sviluppare il rapporto con i 3,6 milioni di abitanti della Toscana. Il sistema sanitario regionale è sempre più sollecitato, quando sono diventato presidente il nostro sistema sanitario regionale offriva 10,5 milioni prestazioni, nel 2024 sono state 12,5 milioni". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ieri a margine di un convegno su 'Il futuro dei dati sulla salute - Fascicolo sanitario elettronico 2.0'.
"Non riusciremmo a supportare questo continuo aumento di richiesta di servizi sanitari da parte dei cittadini, pur in una demografia che invece diminuisce - ha aggiunto -, se non passassimo a una dimensione sempre più digitale. Il fascicolo sanitario elettronico rappresenta l'elemento di cardine di questa trasformazione e modernizzazione assistita" che "aiuta a rendere più efficiente il sistema e anche a diminuirne i costi".
Intervenendo nel corso del convengo Giani ha evidenziato che "la Toscana è all'avanguardia tra le regioni italiane per l'implementazione del fascicolo sanitario elettronico, sia per il numero che per la qualità dei servizi offerti. Puntiamo su una sanità umana e vicina al cittadino, capace allo stesso tempo di mettere in campo le più moderne tecnologie che aprono a delle prospettive enormi in termini di efficienza e di funzionalità. Dal periodo difficilissimo della pandemia abbiamo tratto preziosi insegnamenti che non abbiamo dimenticato, ad esempio l'importanza di investire sul digitale anche e soprattutto in sanità, ciò permette di avvicinare veramente medico e paziente anche aldilà della prossimità fisica e offre nuovi orizzonti e nuove possibilità di diagnosi e cura".
"Le nuove tecnologie rappresentano una straordinaria opportunità per garantire un futuro al sistema sanitario pubblico e universalistico, nonché per tutelare la salute dei cittadini - ha sottolineato l'assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini, aprendo i lavori della mattinata -. Diventa quindi essenziale rendere questi strumenti sempre più accessibili sia per i professionisti, che stiamo coinvolgendo in percorsi mirati di formazione, ma anche per i cittadini, promuovendo conoscenza e consapevolezza diffusa".
"Abbiamo davanti a noi tre grandi sfide - ha aggiunto -: l'implementazione del fascicolo sanitario elettronico, l'introduzione della cartella clinica unica elettronica in tutta la Toscana e l'attivazione della piattaforma nazionale di telemedicina, prevista nei prossimi mesi. Quest'ultima consentirà di potenziare ulteriormente le attività già in essere, come teleconsulti, televisite e telemonitoraggio. Non partiamo da zero - ha concluso -proseguiremo con determinazione nel lavoro avviato, consapevoli che questi strumenti sono fondamentali per costruire una prospettiva per il sistema sanitario della nostra regione".
E' intervenuto anche il direttore generale della sanità Federico Gelli che ha dal palco ha spiegato che "il fascicolo sanitario elettronico contribuirà anche alla sostenibilità del sistema sanitario, in quanto permetterà di evitare la sovrapposizione di esami concorrendo agli obiettivi di appropriatezza sui quali stiamo lavorando su indirizzo della presidenza e dell'assessorato al diritto alla salute".
"Non riusciremmo a supportare questo continuo aumento di richiesta di servizi sanitari da parte dei cittadini, pur in una demografia che invece diminuisce - ha aggiunto -, se non passassimo a una dimensione sempre più digitale. Il fascicolo sanitario elettronico rappresenta l'elemento di cardine di questa trasformazione e modernizzazione assistita" che "aiuta a rendere più efficiente il sistema e anche a diminuirne i costi".
Intervenendo nel corso del convengo Giani ha evidenziato che "la Toscana è all'avanguardia tra le regioni italiane per l'implementazione del fascicolo sanitario elettronico, sia per il numero che per la qualità dei servizi offerti. Puntiamo su una sanità umana e vicina al cittadino, capace allo stesso tempo di mettere in campo le più moderne tecnologie che aprono a delle prospettive enormi in termini di efficienza e di funzionalità. Dal periodo difficilissimo della pandemia abbiamo tratto preziosi insegnamenti che non abbiamo dimenticato, ad esempio l'importanza di investire sul digitale anche e soprattutto in sanità, ciò permette di avvicinare veramente medico e paziente anche aldilà della prossimità fisica e offre nuovi orizzonti e nuove possibilità di diagnosi e cura".
"Le nuove tecnologie rappresentano una straordinaria opportunità per garantire un futuro al sistema sanitario pubblico e universalistico, nonché per tutelare la salute dei cittadini - ha sottolineato l'assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini, aprendo i lavori della mattinata -. Diventa quindi essenziale rendere questi strumenti sempre più accessibili sia per i professionisti, che stiamo coinvolgendo in percorsi mirati di formazione, ma anche per i cittadini, promuovendo conoscenza e consapevolezza diffusa".
"Abbiamo davanti a noi tre grandi sfide - ha aggiunto -: l'implementazione del fascicolo sanitario elettronico, l'introduzione della cartella clinica unica elettronica in tutta la Toscana e l'attivazione della piattaforma nazionale di telemedicina, prevista nei prossimi mesi. Quest'ultima consentirà di potenziare ulteriormente le attività già in essere, come teleconsulti, televisite e telemonitoraggio. Non partiamo da zero - ha concluso -proseguiremo con determinazione nel lavoro avviato, consapevoli che questi strumenti sono fondamentali per costruire una prospettiva per il sistema sanitario della nostra regione".
E' intervenuto anche il direttore generale della sanità Federico Gelli che ha dal palco ha spiegato che "il fascicolo sanitario elettronico contribuirà anche alla sostenibilità del sistema sanitario, in quanto permetterà di evitare la sovrapposizione di esami concorrendo agli obiettivi di appropriatezza sui quali stiamo lavorando su indirizzo della presidenza e dell'assessorato al diritto alla salute".
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