Riparte il gruppo anti fumo organizzato da Lilt Firenze: il primo appuntamento è previsto per venerdì 24 gennaio. Gli incontri, otto in totale fino al 4 marzo, si svolgeranno nella sede Lilt di viale Giannotti, ogni martedì e ogni venerdì dalle 19. 30 alle 21 e verranno condotti dalla dottoressa Silvia Marini.
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori si impegna da oltre trent’anni nella lotta contro il fumo e i risultati si vedono eccome: il 70% dei partecipanti al corso antifumo organizzati da Lilt Firenze, più di 1200 fiorentini, ha raggiunto l’obiettivo.
“Per smettere di fumare forzare i tempi non serve – spiega Claudia Bricci, psicologa e psicoterapeuta coordinatrice dei gruppi di disassuefazione della Lilt - occorre individuare la motivazione giusta su cui fare leva. Abbandonare il fumo è una sfida che può essere vinta da chiunque. Il metodo Lilt si focalizza sul risolvere gli aspetti psicologici della dipendenza dal fumo: l’essenziale è basare il lavoro sul gruppo, per garantire un approccio solidale e di condivisione”.
I componenti del gruppo sono costantemente motivati a provare nel concreto a smettere di fumare.
“Il percorso è lungo e graduale - spiega la dottoressa Bricci - e può essere sintetizzato in tre fasi principali: la prima comprende l’analisi delle motivazioni personali ed emotive che spingono il fumatore ad accendere una semplice sigaretta, la seconda lo step definitivo al fumo, la terza il mantenimento e il sostegno morale all’ormai ex fumatore. Molti sentono di aver raggiunto la cima più alta della propria vita, sentono di aver sconfitto una dipendenza nociva per la loro salute. Smettere di fumare deve voler dire farlo per sempre non ci deve essere più spazio per qualche sigaretta occasionale il sabato sera perché una ricaduta è sempre dietro l’angolo”.
La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori si impegna da oltre trent’anni nella lotta contro il fumo e i risultati si vedono eccome: il 70% dei partecipanti al corso antifumo organizzati da Lilt Firenze, più di 1200 fiorentini, ha raggiunto l’obiettivo.
“Per smettere di fumare forzare i tempi non serve – spiega Claudia Bricci, psicologa e psicoterapeuta coordinatrice dei gruppi di disassuefazione della Lilt - occorre individuare la motivazione giusta su cui fare leva. Abbandonare il fumo è una sfida che può essere vinta da chiunque. Il metodo Lilt si focalizza sul risolvere gli aspetti psicologici della dipendenza dal fumo: l’essenziale è basare il lavoro sul gruppo, per garantire un approccio solidale e di condivisione”.
I componenti del gruppo sono costantemente motivati a provare nel concreto a smettere di fumare.
“Il percorso è lungo e graduale - spiega la dottoressa Bricci - e può essere sintetizzato in tre fasi principali: la prima comprende l’analisi delle motivazioni personali ed emotive che spingono il fumatore ad accendere una semplice sigaretta, la seconda lo step definitivo al fumo, la terza il mantenimento e il sostegno morale all’ormai ex fumatore. Molti sentono di aver raggiunto la cima più alta della propria vita, sentono di aver sconfitto una dipendenza nociva per la loro salute. Smettere di fumare deve voler dire farlo per sempre non ci deve essere più spazio per qualche sigaretta occasionale il sabato sera perché una ricaduta è sempre dietro l’angolo”.
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