L'attaccante della Fiorentina Albert Gudmundsson si trova a vivere una doppia sfida: da un lato, il campo, dove sta conquistando i tifosi viola a suon di gol; dall'altro, il processo in Islanda che lo vede coinvolto con l'accusa di "cattiva condotta sessuale". La sentenza è attesa per domani, tra le 14.30 e le 15.00 (ora italiana), e potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro del giocatore.
IL PROCESSO E LA SITUAZIONE LEGALE. Gudmundsson non sarà presente alla lettura della sentenza, poiché non è richiesta la sua presenza. Dopo aver preso parte all'udienza del 12 settembre scorso a Reykjavik, l'attaccante ha fatto ritorno in Italia, dove sta proseguendo regolarmente gli allenamenti al Viola Park durante la sosta delle competizioni. Qualunque sarà l'esito del verdetto, entrambe le parti avranno la possibilità di fare appello entro un mese. Una sentenza definitiva non dovrebbe arrivare prima di giugno 2025.
L'intero procedimento è coperto da una rigida riservatezza, con l'udienza che si è tenuta a porte chiuse. Non si esclude la possibilità di un accordo tra le parti, ma finora non sono trapelate informazioni ufficiali. Intanto, Gudmundsson si concentra sul suo impegno in campo con la Fiorentina.
L’IMPATTO SUL MERCATO. La società viola monitora attentamente la situazione legale del giocatore, poiché l'accordo con il Genoa prevede un prestito con diritto di riscatto. La deadline fissata dalla Fiorentina è il 15 giugno 2025. Se la sentenza definitiva dovesse arrivare prima di quella data, non ci saranno conseguenze particolari sull’accordo. Tuttavia, nel caso in cui si dovesse superare tale scadenza, la dirigenza potrebbe valutare la necessità di un nuovo tavolo di trattative con il Genoa, con il quale i rapporti sono ottimi.
IL FUTURO IN NAZIONALE. La vicenda legale ha avuto conseguenze anche sul piano internazionale: l'Islanda ha sospeso le convocazioni di Gudmundsson in attesa del giudizio. Tuttavia, in caso di assoluzione, l'attaccante potrebbe tornare a indossare la maglia della sua nazionale, ritrovando così anche uno spazio nel panorama internazionale.
IL PROCESSO E LA SITUAZIONE LEGALE. Gudmundsson non sarà presente alla lettura della sentenza, poiché non è richiesta la sua presenza. Dopo aver preso parte all'udienza del 12 settembre scorso a Reykjavik, l'attaccante ha fatto ritorno in Italia, dove sta proseguendo regolarmente gli allenamenti al Viola Park durante la sosta delle competizioni. Qualunque sarà l'esito del verdetto, entrambe le parti avranno la possibilità di fare appello entro un mese. Una sentenza definitiva non dovrebbe arrivare prima di giugno 2025.
L'intero procedimento è coperto da una rigida riservatezza, con l'udienza che si è tenuta a porte chiuse. Non si esclude la possibilità di un accordo tra le parti, ma finora non sono trapelate informazioni ufficiali. Intanto, Gudmundsson si concentra sul suo impegno in campo con la Fiorentina.
L’IMPATTO SUL MERCATO. La società viola monitora attentamente la situazione legale del giocatore, poiché l'accordo con il Genoa prevede un prestito con diritto di riscatto. La deadline fissata dalla Fiorentina è il 15 giugno 2025. Se la sentenza definitiva dovesse arrivare prima di quella data, non ci saranno conseguenze particolari sull’accordo. Tuttavia, nel caso in cui si dovesse superare tale scadenza, la dirigenza potrebbe valutare la necessità di un nuovo tavolo di trattative con il Genoa, con il quale i rapporti sono ottimi.
IL FUTURO IN NAZIONALE. La vicenda legale ha avuto conseguenze anche sul piano internazionale: l'Islanda ha sospeso le convocazioni di Gudmundsson in attesa del giudizio. Tuttavia, in caso di assoluzione, l'attaccante potrebbe tornare a indossare la maglia della sua nazionale, ritrovando così anche uno spazio nel panorama internazionale.
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