Dopo un’estate turbolenta e il recupero fisico, Gudmundsson si prepara al debutto con grandi aspettative da parte di Palladino e Commisso

Albert Gudmundsson si prepara al debutto con la maglia della Fiorentina. L'attaccante islandese, arrivato dal Genoa durante l'estate, è al centro dell'attenzione al Viola Park. Sebbene l’esordio alla quinta giornata non fosse nei piani, sembra arrivare al momento giusto. La Fiorentina ha bisogno di una scossa, di ritrovare fiducia dopo un inizio di stagione difficile, mitigato solo dal passaggio ai gironi di Conference League contro il Puskas Akademia. In campionato, infatti, i tre punti raccolti in quattro partite non possono bastare.


Gudmundsson potrebbe essere l'arma segreta di mister Palladino. Nonostante il focus rimanga sull’equilibrio tattico della squadra, fondamentale per ridare certezze ai viola, l’islandese ha la qualità necessaria per dare una svolta. La difesa a tre dovrà trovare i giusti interpreti e i movimenti corretti, ma una scintilla potrebbe accenderla proprio Gudmundsson, che in attacco potrebbe fare la differenza. La sua settimana procede bene: dopo il viaggio a Reykjavík (il processo legale darà il primo verdetto il 10 ottobre), ha ripreso ad allenarsi martedì con il gruppo. Il problema al polpaccio, ereditato dai tempi del Genoa, è ormai alle spalle, grazie anche al lavoro svolto con il preparatore e il fisioterapista della Fiorentina. Palladino ha avuto lunghe conversazioni con lui, e anche il presidente Commisso gli ha riservato attenzioni speciali negli ultimi giorni. Gudmundsson è consapevole delle aspettative che il club ha su di lui, dopo un lungo inseguimento da gennaio a luglio.


Dal punto di vista tattico, l'inserimento non sarà complicato. Anche se la Fiorentina ha ancora delle lacune in altri reparti, il fronte offensivo sembra perfetto per le caratteristiche dell'islandese. Kean rimarrà il punto di riferimento in attacco, mentre Gudmundsson sarà a suo agio sia che giochi con due trequartisti alle spalle di Kean, sia che lo supporti più da vicino. La differenza sarà solo una questione di posizionamento: qualche metro più spostato sul centrosinistra o più centrale.


L'islandese è pronto e sa che squadra e città aspettano con impazienza i suoi gol e le sue giocate, a partire dalla sfida contro la Lazio. Che inizi la partita dal primo minuto o dalla panchina, ciò che conta è che da domenica cominci ufficialmente la sua avventura in maglia viola.

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