“Purtroppo, la città di Firenze si sta ormai caratterizzando per un crescendo di episodi antisemiti”

L'Associazione Fiorentina Amici di Israele, con un comunciato, ha espresso tutta la solidarietà a Sara, la giovane ragazza cacciata dalla manifestazione femminista dell'8 marzo. Il motivo? La ragazza ha esposto un cartello nel quale si condannavano gli stupri di Hamas.

Ecco il comuncato: "L’Associazione fiorentina amici di Israele esprime convinta solidarietà a Sara, la giovane cacciata dalla manifestazione pseudo femminista l’8 marzo perché esponeva un cartello nel quale si condannavano gli stupri di Hamas nei confronti delle israeliane, ebree e arabe, nel pogrom del 7
ottobre".

Continua il comunciato: "Purtroppo, la città di Firenze si sta ormai caratterizzando per un crescendo di episodi antisemiti che incutono timore e minacciano direttamente l’esistenza stessa degli ebrei e degli israeliani. Ricordiamo il convegno in Palazzo Vecchio dove si è dato voce a tesi antisemite deliranti e inaccettabili, sotto l’egida del Consiglio Comunale. Ricordiamo i vergognosi attacchi al Console onorario di Israele perché presiede la Fondazione Meyer. Ricordiamo la gazzarra antisemita in occasione della presentazione di un volume sulla storia di una delle più prestigiose figure del sionismo, Golda Meir, prima donna primo ministro di Israele. Ma ricordiamo anche le manifestazioni che ipocritamente inneggiano alla pace e al cessate il fuoco, ma in realtà vogliono la resa di Israele e il suo annientamento come entità statuale legittima, purtroppo talvolta promosse addirittura dalle massime autorità religiose cattoliche e musulmane, con la triste passiva partecipazione di circostanza di qualche esponente della comunità ebraica".

Conclude Kishore Bombaci, Presidente dell’Associazione: "Condanniamo con fermezza anche il silenzio delle autoritàpolitiche cittadine su questa terribile sequenza di episodi che preludono, temiamo, a ulteriori pericolose eventualità. L’Associazione lancia un appello a tutte le forze e le persone che hanno a cuore la libertà, la democrazia, la difesa dell’esistenza pacifica dello Stato di Israele affinché ci si mobiliti per dimostrare che gli episodi antisemiti non rappresentano la grande maggioranza dei
fiorentini e tantomeno la città di Firenze". 

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