Cautela e buon senso sono gli strumenti più utili per prevenire le intossicazioni alimentari

L’infettivologo Pierluigi Blanc, intervistato questa mattina da La Nazione, ha spiegato quali possono essere i sintomi riconducibili all’intossicazione alimentare e quali sono i comportamenti che è bene assumere per prevenire il più possibile il rischio di infezione.

Tra le persone più a rischio, spiega l’infettivologo al quotidiano, ci sono gli anziani e i bambini, e in generale i soggetti fragili come gli immunodepressi e i malati oncologici, per i quali la tossinfezione può portare a gastroenteriti che causano grave e improvvisa disidratazione.

Tra i comportamenti che è opportuno adottare per ridurre il più possibile il rischio di intossicazioni alimentari c’è quello di prestare molta attenzione agli alimenti che più facilmente possono esserne veicolo, come latte e uova crude, la carne cruda e poco cotta, la frutta e la verdura poco lavate: per questo, in primis, è importante lavare tutti gli alimenti accuratamente e lavarsi spesso le mani dopo averli maneggiati, cuocere le cose precotte, nel caso delle uova, stare bene attenti a rompere bene il guscio mentre per la carne non usare lo stesso coltello per quella cotta e quella cruda.

Nel caso delle mense, al quotidiano il dottor Blanc spiega che le cucine seguono protocolli sanitari molto stringenti, e il rischio può concretizzarsi anche nel momento del trasporto e della distribuzione, perciò è necessario prestare attenzione in tutte le fasi in cui si maneggia il cibo destinato ad essere consumato nelle mense.

Infine, spiega l’infettivologo a La Nazione, anche gli animali domestici possono portare in casa i germi: ciò che conta, in questo caso, è avere qualche precauzione in più, ricordando comunque che i più esposti sono gli animali dell’aia, come polli e galline.
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