Dal primo di gennaio la provincia di Firenze sperimenterà la riforma del riconoscimento della disabilità ai fini dell’invalidità civile, una riforma voluta dal Governo centrale che accentra sull’Inps la funzione di riconoscimento sottraendo tale competenza alle Asl.
Questione sulla quale i sindacati hanno espresso molte perplessità, preoccupati del sacrificio della capillarità del servizio.
Sul tema è intervenuto il presidente dell’associazione “I ragazzi di Cerbaiola” Rolando Terreni, che a La Nazione ha spiegato le colonne portanti della nuova riforma, cercando quindi di fare chiarezza su quali sono le novità e su come cambia il servizio.
Innanzitutto, spiega al quotidiano Terreni, la riforma fa proprie le indicazioni dell’International Classification of Functioning abbracciando un approccio che va oltre l’aspetto valutativo prettamente sanitario abbracciandone uno più ampio che il quotidiano definisce bio-psico-sociale.
Nel senso che, spiega ancora Terreni, verrà effettuata una valutazione “multidimensionale”, cioè che analizza i vari aspetti della vita quotidiana.
Una valutazione che, inevitabilmente, richiederà figure professionali specifiche e ben formate e preparate per poter gestire i casi che verranno loro sottoposte.
Questione sulla quale i sindacati hanno espresso molte perplessità, preoccupati del sacrificio della capillarità del servizio.
Sul tema è intervenuto il presidente dell’associazione “I ragazzi di Cerbaiola” Rolando Terreni, che a La Nazione ha spiegato le colonne portanti della nuova riforma, cercando quindi di fare chiarezza su quali sono le novità e su come cambia il servizio.
Innanzitutto, spiega al quotidiano Terreni, la riforma fa proprie le indicazioni dell’International Classification of Functioning abbracciando un approccio che va oltre l’aspetto valutativo prettamente sanitario abbracciandone uno più ampio che il quotidiano definisce bio-psico-sociale.
Nel senso che, spiega ancora Terreni, verrà effettuata una valutazione “multidimensionale”, cioè che analizza i vari aspetti della vita quotidiana.
Una valutazione che, inevitabilmente, richiederà figure professionali specifiche e ben formate e preparate per poter gestire i casi che verranno loro sottoposte.
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