La Regione Toscana ha deciso di proseguire l'attività del centro di ascolto regionale presso Ispro, l'istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica implementando le sue attività.
Nato nel 2017 come un servizio di consulenza e ascolto rivolto ai malati di tumore per rispondere a quesiti sul percorso di cura, le attività delle rete e per alleviare il disagio psicologico della malattia, ma negli anni si è evoluto rivolgendosi anche a chi soffre di malattie rare, alle vittime del gioco di azzardo, ai caregiver e alle donne in gravidanza per prevenire la depressione post partum. Molti, spiega la Regione in una nota, gli ambiti d'intervento, ognuno con linee telefoniche dedicate. E così dal 2017 al 2023 sono state assistite quasi 40mila persone, di cui 19mila pazienti con malattie rare (41%), 16mila pazienti oncologici (40%), duemila persone che soffrono di disturbi di gioco d'azzardo e circa ottocento caregiver (7%) e donne che soffrono di depressione post parto (5%).
"Il Centro di ascolto implementerà sempre di più le sue attività - commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Riteniamo importante la sua evoluzione, perché in un momento delicato come quello della malattia (e non solo nella malattia) è necessario mettere in campo tutte le azioni possibili che sollevino il paziente nel percorso di cura".
"Il Care, proprio per la sua specificità - prosegue l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -, è un nodo importante nelle reti dei percorsi socio sanitari e lavora in sinergia con altri soggetti, dai referenti aziendali e dei vari settori regionali ad associazioni ed enti del terzo settore: un'esperienza positiva, che qualica ulteriormente i percorsi socio-sanitari e in grado di rispondere, ce lo dicono i numeri, anche alle esigenze degli utenti".
Per il direttore di Ispro, Katia Belvedere "il numero importante di accessi stimola a potenziare la strada intrapresa, consapevoli che il Centro di ascolto è un fiore all'occhiello per la rete oncologica regionale e non solo".
Nato nel 2017 come un servizio di consulenza e ascolto rivolto ai malati di tumore per rispondere a quesiti sul percorso di cura, le attività delle rete e per alleviare il disagio psicologico della malattia, ma negli anni si è evoluto rivolgendosi anche a chi soffre di malattie rare, alle vittime del gioco di azzardo, ai caregiver e alle donne in gravidanza per prevenire la depressione post partum. Molti, spiega la Regione in una nota, gli ambiti d'intervento, ognuno con linee telefoniche dedicate. E così dal 2017 al 2023 sono state assistite quasi 40mila persone, di cui 19mila pazienti con malattie rare (41%), 16mila pazienti oncologici (40%), duemila persone che soffrono di disturbi di gioco d'azzardo e circa ottocento caregiver (7%) e donne che soffrono di depressione post parto (5%).
"Il Centro di ascolto implementerà sempre di più le sue attività - commenta il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani -. Riteniamo importante la sua evoluzione, perché in un momento delicato come quello della malattia (e non solo nella malattia) è necessario mettere in campo tutte le azioni possibili che sollevino il paziente nel percorso di cura".
"Il Care, proprio per la sua specificità - prosegue l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -, è un nodo importante nelle reti dei percorsi socio sanitari e lavora in sinergia con altri soggetti, dai referenti aziendali e dei vari settori regionali ad associazioni ed enti del terzo settore: un'esperienza positiva, che qualica ulteriormente i percorsi socio-sanitari e in grado di rispondere, ce lo dicono i numeri, anche alle esigenze degli utenti".
Per il direttore di Ispro, Katia Belvedere "il numero importante di accessi stimola a potenziare la strada intrapresa, consapevoli che il Centro di ascolto è un fiore all'occhiello per la rete oncologica regionale e non solo".
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