Da ora in avanti la legge toscana sarà applicabile nelle province di Firenze, Prato e Pistoia

La Asl Centro è pronta a valutare le eventuali istanze di cittadini intenzionati a richiedere il suicidio medicalmente assistito. Sono stati nominati tre giorni fa dal direttore generale Valerio Mari i quattro medici, lo psicologo e l’infermiere che fanno parte della Commissione multidisciplinare che riceverà e approfondirà le domande.

Da ora in avanti la legge toscana sul fine vita sarà quindi applicabile nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. All’inizio della prossima settimana dovrebbero fare i loro atti anche le altre due Asl, la Nord-Ovest e la Sud-Est. Avevano già delle commissioni, visto che in passato ci sono già state domande da analizzare, che ora vanno cambiate, in particolare aggiungendo alcuni membri.

A chiederlo è la nuova legge, entrata in vigore lunedì 17 marzo, quando è stata pubblicata nel Burt, il bollettino regionale.
Come noto, la nostra Regione è stata la prima ad approvare una norma che stabilisce tempi e modi del suicidio assistito, regolato da una sentenza della Corte Costituzionale che nel 2019 aveva escluso la punibilità del medico che aiuta il paziente.
La consulta ha detto anche quali sono le condizioni perché si possa procedere con l’assistenza al suicidio. Quello che mancava nella sua decisione era l’indicazione dei termini entro i quali le Asl devono rispondere ai cittadini.

I componenti della commissione sono prevalentemente i responsabili nell’azienda Centro delle varie specialità coinvolte. Si tratta Andrea Messeri (medico specializzato in cure palliative), Riccardo Piero Dalle Luche (psichiatra), Alessandro Toccafondi (psicologo), Guglielmo Consales (anestesista rianimatore), Donato Antonio Genzano (medico legale), Mara Fadanelli (infermiera). 
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