Secondo quanto riporta questa mattina La Repubblica Firenze, in giornata l’assessorato alla salute della Regione Toscana dovrebbe approvare una delibera per programmare l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Fondo sanitario nazionale. Come spiega il quotidiano, quest’anno la quota destinata alla Toscana sarà inferiore rispetto all’anno scorso (trenta milioni di euro quest’anno, a fronte dei trentadue investiti l’anno scorso).
Come riporta il quotidiano, muovendosi nella direzione individuata dal Ministero della Salute, saranno due gli ambiti di intervento, ovvero l’acquisto di prestazioni sanitarie, in linea con le tendenze degli ultimi anni per venire incontro alle esigenze della popolazione, cioè quindi acquistando le prestazioni per le quali c’è più richiesta e minore offerta, e il coinvolgimento del personale impiegato nel pubblico servizio, che verrà chiamato a compiere “attività aggiuntiva”, cioè una sorta di straordinario da svolgere nei settori dove c’è maggior richiesta e, quindi, più attesa.
La Regione, quindi, si attiverà per cercare di tamponare il grande problema delle liste d’attesa, mantenendo la tendenza, già assunta nel 2024, ad aumentare il numero di prestazioni offerte ai cittadini, che l’anno scorso è cresciuto del 4%.
A fronte della maggiore offerta però, nota i quotidiano, continuano a rimanere lunghe liste d’attesa per accedere alle visite, sintomo del fatto che la richiesta resta alta e che, quindi, è necessario aumentare ancora l’offerta: impresa non da poco per un sistema sanitario già sotto fortissimo stress, sottofinanziato e alle prese con una grave carenza di personale.
In termini economici, le risorse stanziate dal Fondo sanitario nazionale di quest’anno saranno più contenute rispetto all’anno scorso, circostanza che ha fatto storcere il naso a più di un amministratore, compresi quelli di centrodestra.
Come riporta il quotidiano, muovendosi nella direzione individuata dal Ministero della Salute, saranno due gli ambiti di intervento, ovvero l’acquisto di prestazioni sanitarie, in linea con le tendenze degli ultimi anni per venire incontro alle esigenze della popolazione, cioè quindi acquistando le prestazioni per le quali c’è più richiesta e minore offerta, e il coinvolgimento del personale impiegato nel pubblico servizio, che verrà chiamato a compiere “attività aggiuntiva”, cioè una sorta di straordinario da svolgere nei settori dove c’è maggior richiesta e, quindi, più attesa.
La Regione, quindi, si attiverà per cercare di tamponare il grande problema delle liste d’attesa, mantenendo la tendenza, già assunta nel 2024, ad aumentare il numero di prestazioni offerte ai cittadini, che l’anno scorso è cresciuto del 4%.
A fronte della maggiore offerta però, nota i quotidiano, continuano a rimanere lunghe liste d’attesa per accedere alle visite, sintomo del fatto che la richiesta resta alta e che, quindi, è necessario aumentare ancora l’offerta: impresa non da poco per un sistema sanitario già sotto fortissimo stress, sottofinanziato e alle prese con una grave carenza di personale.
In termini economici, le risorse stanziate dal Fondo sanitario nazionale di quest’anno saranno più contenute rispetto all’anno scorso, circostanza che ha fatto storcere il naso a più di un amministratore, compresi quelli di centrodestra.
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