La Regione Toscana rinnova il suo impegno nel contrasto alla dipendenza da gioco d'azzardo con due delibere presentate in Giunta dall'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. Con la prima assegna 1.910.000 euro di fondi nazionali ad Asl, Anci Toscana e Ifc-Cnr di Pisa per dare seguito alle azioni del Piano regionale per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei disturbi correlati alla dipendenza dal gioco d'azzardo, arrivato alla sua terza edizione. Con l'altra delibera rinnova per i prossimi due anni "l'importante collaborazione con Anci Toscana", si spiega in una nota.
In base ai dati dell'Agenzia delle Dogane e dei monopoli, in Toscana la raccolta relativa al 2023 (ultimo dato ad oggi disponibile), ovvero il quantitativo di denaro immesso nel circuito dell'azzardo, è stata di circa 8,1 miliardi di euro, corrispondente a 2.214,14 euro pro capite, considerando quindi tutta la popolazione residente nella regione, compresi i minori, per i quali il gioco d'azzardo è proibito. Nello specifico la raccolta relativa ai canali di gioco fisico è risultata pari a 4,1 miliardi di euro, per il gioco online ammonta a 4 miliardi. Nel 2024 i soggetti in carico con disturbi del gioco d'azzardo presi in carico dai Servizi per le dipendenze regionali sono stati 1.302. La quota di coloro che si sono rivolti per la prima volta ai servizi nel 2024 ammontava al 28% e risultava piuttosto omogenea sul territorio regionale. Le fasce di età più rappresentate sono quelle adulte e mature (dai 40 ai 65 anni e oltre), con un'età media degli utenti ai Serd di circa 49 anni.
Con il nuovo Piano triennale si darà seguito ai progetti attivati in tutte le 28 zone distretto, finalizzati ad informare e sensibilizzare la popolazione generale. Saranno anche proposti interventi sperimentali che vedono gli operatori intervenire direttamente nei pressi dei luoghi che offrono azzardo (in accordo con i gestori dei locali), per 'sfidare' i giocatori a rispettare alcuni impegni (ad esempio quello di uscire dalla sala giochi dopo un tempo stabilito) in cambio di una serie di buoni premio. In questo ambito rientreranno anche gli sportelli di ascolto, che vogliono essere un primo punto di contatto per il giocatore, un suo familiare o amico. In particolare, nelle Società della salute della Asl Toscana centro, dove si registra la percentuale più alta di presi in carico, saranno attivati interventi di prevenzione svolti direttamente nei contesti lavorativi.
"Dal 2021 ad oggi le azioni del Piano hanno consentito di potenziare le competenze dei servizi territoriali, grazie alla formazione di oltre 700 operatori attivi sia nel settore pubblico che negli Enti del Terzo Settore. Parallelamente, sono stati organizzati più di 200 eventi rivolti alla cittadinanza, finalizzati a promuovere informazione e consapevolezza, alcuni dei quali mirati a specifici gruppi, come le donne e gli over 65" il commento del governatore Eugenio Giani.
"Particolare attenzione - aggiunge Bezzini - è stata riservata anche ai giovani: negli ultimi anni più di 5mila studenti sono stati coinvolti in attività educative volte a far emergere i fattori di rischio e protezione legati al gioco d'azzardo, contribuendo allo smantellamento di miti e false credenze".
In base ai dati dell'Agenzia delle Dogane e dei monopoli, in Toscana la raccolta relativa al 2023 (ultimo dato ad oggi disponibile), ovvero il quantitativo di denaro immesso nel circuito dell'azzardo, è stata di circa 8,1 miliardi di euro, corrispondente a 2.214,14 euro pro capite, considerando quindi tutta la popolazione residente nella regione, compresi i minori, per i quali il gioco d'azzardo è proibito. Nello specifico la raccolta relativa ai canali di gioco fisico è risultata pari a 4,1 miliardi di euro, per il gioco online ammonta a 4 miliardi. Nel 2024 i soggetti in carico con disturbi del gioco d'azzardo presi in carico dai Servizi per le dipendenze regionali sono stati 1.302. La quota di coloro che si sono rivolti per la prima volta ai servizi nel 2024 ammontava al 28% e risultava piuttosto omogenea sul territorio regionale. Le fasce di età più rappresentate sono quelle adulte e mature (dai 40 ai 65 anni e oltre), con un'età media degli utenti ai Serd di circa 49 anni.
Con il nuovo Piano triennale si darà seguito ai progetti attivati in tutte le 28 zone distretto, finalizzati ad informare e sensibilizzare la popolazione generale. Saranno anche proposti interventi sperimentali che vedono gli operatori intervenire direttamente nei pressi dei luoghi che offrono azzardo (in accordo con i gestori dei locali), per 'sfidare' i giocatori a rispettare alcuni impegni (ad esempio quello di uscire dalla sala giochi dopo un tempo stabilito) in cambio di una serie di buoni premio. In questo ambito rientreranno anche gli sportelli di ascolto, che vogliono essere un primo punto di contatto per il giocatore, un suo familiare o amico. In particolare, nelle Società della salute della Asl Toscana centro, dove si registra la percentuale più alta di presi in carico, saranno attivati interventi di prevenzione svolti direttamente nei contesti lavorativi.
"Dal 2021 ad oggi le azioni del Piano hanno consentito di potenziare le competenze dei servizi territoriali, grazie alla formazione di oltre 700 operatori attivi sia nel settore pubblico che negli Enti del Terzo Settore. Parallelamente, sono stati organizzati più di 200 eventi rivolti alla cittadinanza, finalizzati a promuovere informazione e consapevolezza, alcuni dei quali mirati a specifici gruppi, come le donne e gli over 65" il commento del governatore Eugenio Giani.
"Particolare attenzione - aggiunge Bezzini - è stata riservata anche ai giovani: negli ultimi anni più di 5mila studenti sono stati coinvolti in attività educative volte a far emergere i fattori di rischio e protezione legati al gioco d'azzardo, contribuendo allo smantellamento di miti e false credenze".
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