Da gennaio i medici di base faranno esami ed ecografie nei loro ambulatori. E non solo. L'accordo tra Regione e medici di famiglia, come riporta La Nazione, è già stato raggiunto e siglato. La delibera è pronta, ma passerà al vaglio della giunta toscana a fine dicembre per essere operativa da gennaio. Ora mancano i soldi. Perché il progetto sperimentale viene finanziato utilizzando le risorse del fondo sanitario che il governo vincola all'abbattimento delle liste d'attesa.
Il progetto, che prevede l'adesione volontaria dei medici di famiglia, darà luogo a un premio di risultato: i medici che riusciranno con la loro attività ambulatoriale a diminuire il numero di richieste di prestazioni specialistiche ed esami strumentali otterranno un bonus extra. Complessivamente verranno destinati due milioni di euro per il 2025.
I medici di famiglia s'impegnano a effettuare direttamente alcune prestazioni di diagnostica di primo e secondo livello per i loro assistiti: complessivamente oscilla tra 400 e 500 il numero degli ambulatori (sui circa 2.600 medici di famiglia toscani) che aderirà al progetto sperimentale. Saranno abilitati solamente i medici che hanno la specializzazione e quelli che hanno completato il corso specifico.
Che cosa si potrà fare dai medici di famiglia? Gli ambulatori sperimentali saranno dedicati a cinque problemi di salute: malattie respiratorie, cardiovascolari, diabete. Poi si effettuerà medicina del dolore e si faranno visite ecoassistite, ovvero, le ecografie.
Ci saranno anche ambulatori dove sarà possibile fare ecografie dell'addome, del torace, del collo, dell'apparato muscoloscheletrico. Ed ecocolordoppler degli arti inferiori e dei tronchi sovraortici.
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