Una bambina palestinese, sfuggita all’inferno di Gaza, è arrivata al Meyer con profonde ustioni sulle caviglie, così gravi da impedirle di camminare.
Forse una bomba, forse una fiamma.
I chirurghi del centro ustioni del Meyer la opereranno la settimana prossima.
Proprio intorno alla squadra di medici specializzati nella cura delle ustioni il Meyer ha intenzione di organizzare un nuovo, fondamentale, servizio, ovvero un centro ustioni che possa diventare centrale nel panorama nazionale.
Attualmente i centri specializzati nelle ustioni non sono molti: Pisa e Cesena non assistono i bambini, resta solo Napoli con il Santobono.
Così il Meyer punta a realizzare un centro di primaria importanza per il paese.
Come riporta La Repubblica Firenze, attualmente al centro ustioni del Meyer lavorano tre medici del pediatrico, due liberi professionisti e gli specializzandi: l’obiettivo è quello di aumentare l’organico a disposizione dell’ospedale per seguire con maggiore precisione e facilità i circa duecento pazienti che ogni anno vengono ricoverati nella struttura, ampliare i posti letto a disposizione dell’ospedale, arrivando a quattro, e creare camere sterili.
Non solo, ma come spiega al quotidiano il dottor Flavio Facchini, specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva, anche l’utilizzo di farmaci innovativi come il Nexobrid, ovvero un farmaco che elimina il tessuto necrotico per ridurre la necessità di interventi cutanei e di chirurgia, lasciando quindi che il tessuto vivo si riformi una volta liberato da quello ormai morto.Condividi
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