È ancora tutto fermo sul fronte della realizzazione del Parco della Salute che sarebbe dovuto sorgere accanto al Meyer, un nuovo spazio interamente dedicato alle attività ambulatoriali e di day hospital che permetterà di liberare una settantina di posti letto all’interno della struttura, passando da 250 a 320.
La denuncia dello stallo arriva dal consigliere regionale di opposizione Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), che definisce “inaccettabili” i ritardi accumulati nella realizzazione del nuovo parco e chiede alla Giunta regionale di presentare il piano di realizzazione della nuova struttura.
Come spiega questa mattina il Corriere Fiorentino, i lavori dovevano essere completati e consegnati il 31 dicembre 2023, ma a causa dell’aumento inatteso dei costi dei materiali Unipol, proprietario dei terreni su cui sorgerà il Parco, interrompe i lavori e fa partire un contenzioso con il Meyer, tutt’ora in atto: per la realizzazione del cantiere, spiega il quotidiano, sarà necessario un anno di tempo.
Una volta completata la struttura, poi, sarà il Meyer a provvedere al suo allestimento per rendere agibile e, così, liberare gli spazi nell’edificio principale a favore delle attività di degenza e chirurgia.
La denuncia dello stallo arriva dal consigliere regionale di opposizione Diego Petrucci (Fratelli d’Italia), che definisce “inaccettabili” i ritardi accumulati nella realizzazione del nuovo parco e chiede alla Giunta regionale di presentare il piano di realizzazione della nuova struttura.
Come spiega questa mattina il Corriere Fiorentino, i lavori dovevano essere completati e consegnati il 31 dicembre 2023, ma a causa dell’aumento inatteso dei costi dei materiali Unipol, proprietario dei terreni su cui sorgerà il Parco, interrompe i lavori e fa partire un contenzioso con il Meyer, tutt’ora in atto: per la realizzazione del cantiere, spiega il quotidiano, sarà necessario un anno di tempo.
Una volta completata la struttura, poi, sarà il Meyer a provvedere al suo allestimento per rendere agibile e, così, liberare gli spazi nell’edificio principale a favore delle attività di degenza e chirurgia.
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