Come riporta questa mattina La Repubblica Firenze, nei giorni scorsi il direttore dell’Asl Toscana Centro Valerio Mari ha firmato una delibera con la quale è disposto l’allargamento delle sedi operative dei medici del Meyer ad altre strutture del fiorentino come l’ospedale di Ponte a Niccheri e l’Iot.
L’obiettivo, spiega il quotidiano, è duplice, cioè abbattere le liste d’attesa e accorciare i tempi per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, lasciando così campo libero agli specialisti dell’ospedale pediatrico per dedicarsi agli interventi di alta specialità.
Spiega Repubblica che al momento sono in programma due giorni di interventi all’Iot, che già da un anno mette a disposizione degli spazi per il personale del Meyer per operare, consentendo così circa cinquecento operazioni all’anno, e un giorno al presidio di Ponte a Niccheri, per un totale di duecentocinquanta operazioni annuali, anche se l’obiettivo è allargare ulteriormente le maglie della collaborazione.
Come riporta il quotidiano, la scelta dell’ospedale di Ponte a Niccheri come partner di questa collaborazione si è basata sul fatto che presso la struttura ripolese è già attivo e funzionante un reparto di ricovero di pediatria, cosa che rende più agevole le operazioni da effettuare ai piccoli pazienti e la loro degenza.
La collaborazione, che rientra nel più ampio progetto di “Meyer Integrato” prevede che a spostarsi verso Ponte a Niccheri siano anche anestesisti e infermieri, sebbene per il futuro l’obiettivo sia quello di formare all’assistenza all’attività chirurgica chi già lavora al presidio ripolese.
L’obiettivo, spiega il quotidiano, è duplice, cioè abbattere le liste d’attesa e accorciare i tempi per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, lasciando così campo libero agli specialisti dell’ospedale pediatrico per dedicarsi agli interventi di alta specialità.
Spiega Repubblica che al momento sono in programma due giorni di interventi all’Iot, che già da un anno mette a disposizione degli spazi per il personale del Meyer per operare, consentendo così circa cinquecento operazioni all’anno, e un giorno al presidio di Ponte a Niccheri, per un totale di duecentocinquanta operazioni annuali, anche se l’obiettivo è allargare ulteriormente le maglie della collaborazione.
Come riporta il quotidiano, la scelta dell’ospedale di Ponte a Niccheri come partner di questa collaborazione si è basata sul fatto che presso la struttura ripolese è già attivo e funzionante un reparto di ricovero di pediatria, cosa che rende più agevole le operazioni da effettuare ai piccoli pazienti e la loro degenza.
La collaborazione, che rientra nel più ampio progetto di “Meyer Integrato” prevede che a spostarsi verso Ponte a Niccheri siano anche anestesisti e infermieri, sebbene per il futuro l’obiettivo sia quello di formare all’assistenza all’attività chirurgica chi già lavora al presidio ripolese.
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