Lo scrive, in una nota, il deputato e vicecoordinatore regionale toscano di FdI, Francesco Michelotti

"Il presidente della Toscana Eugenio Giani continua a ricorrere al ritornello del payback sanitario, in una forma che sembra aver assunto un tono ormai ricattatorio verso il governo, per tentare di allontanare dalle proprie responsabilità una gestione a dir poco fallimentare del bilancio. Prova ne sono i più di 2.000 primari, non medici, presenti nella nostra regione, a confermare che la sanità pubblica, in Toscana, è caratterizzata da un proliferare di posti di potere, come ha fatto emergere il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Diego Petrucci, e l'aumento dell'Irpef, risultato, a danno dei toscani, di disfunzioni e incapacità nell'amministrare i denari destinati alla sanità ormai da tempo". Lo scrive, in una nota, il deputato e vicecoordinatore regionale toscano di FdI, Francesco Michelotti, commentando i riflessi della manovra di bilancio della Regione Toscana.
      
"Che debba essere il governo Meloni a pagare i conti degli altri, perché è in vigore una norma sbagliata come quella che regolamenta il payback dei dispositivi sanitari, va davvero oltre l'assurdo - sottolinea Michelotti -. Mentre l'attuale esecutivo sta lavorando ad una soluzione su questa legge errata, Giani dovrebbe soprattutto imparare ad amministrare bene i soldi pubblici, invece di confidare che debbano essere l'attuale governo, o le imprese fornitrici di dispositivi medici, a risolvere le sue inefficienze. Sono incommentabili, ed i toscani lo capiscono, le politiche che si basano sulla presunzione che chi verrà dopo risolverà gli errori altrui. Giani inizi a rendersi conto che si tratta di una narrazione che, ormai, non è più credibile".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies