Sono più di cento le violazioni commesse nell'arco di 24 ore in ciascuno dei due punti. E' quanto fatto sapere, in una nota, dalla polizia municipale di Fiesole (Firenze) in merito ad un primo bilancio dei nuovi Speedvelox installati a Compiobbi e a Pian di San Bartolo.
"Purtroppo abbiamo dovuto constatare che, nonostante le comunicazioni, la segnaletica stradale e una fase di test che è durata due settimane, molto più di quanto non si faccia abitualmente, proprio per abituare gli automobilisti alla presenza degli Speedvelox ed evitare loro sanzioni, sono ancora troppe le violazioni che vengono commesse in quei tratti di strada, che si confermano estremamente pericolosi per i pedoni e per gli stessi automobilisti, nonostante si stia parlando di tratti all'interno dei centri abitati", ha detto il sindaco di Fiesole Anna Ravoni.
Nei prossimi giorni, secondo una nota della polizia municipale, i primi verbali di contestazione verranno notificati ai trasgressori, ma gli indispensabili tempi tecnici potrebbero farsì che qualche utente abituale possa incorrere in due o più violazioni prima di riceverne notifica. "Ci accusano di voler 'fare cassa' - ha continuato Ravoni – ma ,lo ribadisco, il nostro obiettivo è quello di rispondere alle richieste di maggior sicurezza venute più volte dai residenti".
"Purtroppo abbiamo dovuto constatare che, nonostante le comunicazioni, la segnaletica stradale e una fase di test che è durata due settimane, molto più di quanto non si faccia abitualmente, proprio per abituare gli automobilisti alla presenza degli Speedvelox ed evitare loro sanzioni, sono ancora troppe le violazioni che vengono commesse in quei tratti di strada, che si confermano estremamente pericolosi per i pedoni e per gli stessi automobilisti, nonostante si stia parlando di tratti all'interno dei centri abitati", ha detto il sindaco di Fiesole Anna Ravoni.
Nei prossimi giorni, secondo una nota della polizia municipale, i primi verbali di contestazione verranno notificati ai trasgressori, ma gli indispensabili tempi tecnici potrebbero farsì che qualche utente abituale possa incorrere in due o più violazioni prima di riceverne notifica. "Ci accusano di voler 'fare cassa' - ha continuato Ravoni – ma ,lo ribadisco, il nostro obiettivo è quello di rispondere alle richieste di maggior sicurezza venute più volte dai residenti".
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