Da 200 a 100 euro di ticket. È questo il taglio che la Regione ha deciso, a vantaggio delle donne incinte, perché possano effettuare il test sul Dna sul feto che portano in grembo. Cinque anni fa, come riporta il Corriere Fiorentino, la Toscana era stata la prima realtà in Italia a offrire nel servizio sanitario pubblico il Nipt, il test prenatale non invasivo, che si svolge alla decima settimana di gravidanza per scoprire, senza rischi, ovvero solo con un prelievo di sangue, eventuali anomalie cromosomiche del nascituro.
Finora la compartecipazione alla spesa per le donne in gravidanza era stata di 200 euro, ma dopo un nuovo bando di gara la Regione ha potuto dimezzare il prezzo per le gestanti che vi si sottopongono per libera scelta. L’esame resta comunque gratuito per i casi considerati a rischio.
"È una novità significativa. Il Nipt nel resto d’Italia viene offerto prevalentemente nel privato, dai 500 agli 800 euro", dice il governatore Eugenio Giani, mentre l’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, sottolinea i vantaggi seguiti al nuovo bando di gara: "È una scelta che mette al centro le donne e i bambini, senza oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale".
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