In quattro anni saranno mobilitati 56 milioni di euro per potenziare i servizi di assistenza alle persone più fragili e agli anziani

Rafforzare il sistema di welfare toscano, coniugando l'offerta rivolta ai cittadini con la qualità dei contratti per i lavoratori impegnati in queste mansioni.
È questo l'obiettivo del patto per il welfare sottoscritto a Firenze da Regione (presenti il governatore Eugenio Giani e gli assessori regionali alle politiche sociali Serena Spinelli, e al diritto alla salute Simone Bezzini), insieme a sindacati, alle rappresentanze del mondo cooperativo, alla diaconia valdese, all'associazione delle Rsa pubbliche, e al coordinamento delle strutture per le dipendenze.

    
Tra i punti elencati nel patto si legge: le definizione di una corretta programmazione dei servizi sul territorio; la revisione di regolamentazioni e moduli assistenziali per migliorare l'appropriatezza delle risposte; l'individuazione di criteri che portino alla definizione dei contratti di riferimento sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative attraverso adozione di apposita delibera; il riconoscimento di maggiori risorse.

La cooperazione impegnata nel welfare conta a livello regionale 550 cooperative sociali, con 20.000 soci e più di 30.000 addetti. Le Rsa accolgono oltre 20mila persone all'anno mentre le strutture residenziali per le persone con disabilità si rivolgono ad oltre 1.500 persone. Sono 30mila i minori seguiti dai servizi sociali e sociosanitari delle 28 zone-distretto e le strutture del Ceart offrono 751 posti residenziali e 77 semiresidenziali.

"In quattro anni - ha detto Giani - abbiamo previsto un forte impegno economico, 56 milioni di euro in più: sono risorse fondamentali per fornire un adeguato livello di servizi e di assistenza alle persone più fragili".

Per Spinelli "in una fase in cui le risorse nazionali sono sempre più scarse a causa dei continui tagli, noi ci impegniamo, anche con un aumento delle risorse impiegate, a far sì che sia mantenuta e si allarghi una rete di garanzie e servizi certi e di qualità per i nostri cittadini".

Bezzini ha evidenziato come questa fase "sia difficilissima, crescono i bisogni e le risorse sono scarse, tuttavia negli ultimi mesi sono state sottoscritte intese con le diverse realtà del sistema sanitario, socio sanitario e sociali, nelle quali sono state allocate risorse importanti per la qualità dei servizi e per tutelare i lavoratori".
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