Scambiava e vendeva materiale illegale nel dark web attraverso Telegram

26 anni, un lavoro regolare, la fidanzata accanto a lui. Ma nel suo computer, la polizia postale fiorentina ha trovato un quantitativo mostruoso di immagini e video dal contenuto pedopornografico. Così ingente che, all’esito della perquisizione, ordinata dalla procura di Genova ed effettuata nei giorni scorsi, il giovane è stato arrestato in flagranza.

All’udienza di convalida, davanti al gip Piergiorgio Ponticelli, il 26enne è stato posto agli arresti domiciliari. A lui, gli inquirenti sono arrivati seguendo il filo degli scambi e delle condivisioni nel ’dark web’, l’internet più nascosto dove proliferano anche questi tipi di commerci. Il 26enne, secondo quanto ipotizza la procura ligure, sarebbe inserito in chat Telegram e gruppi dove veniva scambiato questo materiale, in alcuni casi anche venduto.

Nei suoi dispositivi, adesso sottoposti a perizia, dopo una prima ricognizione sono stati rinvenuti qualcosa come 4mila file. Il 26enne non avrebbe a che fare con la produzione di quei file, che sembrano aver origine in paesi stranieri. L’operazione che ha portato in carcere il 26enne fiorentino fa parte anche di un’attività di monitoraggio continuo da parte della polizia postale, impegnata in attività di controllo.
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