Il tecnico resta in corsa per il ruolo di commissario tecnico, ma l’interesse per la Fiorentina e il contratto con l’Al Nassr complicano tutto

Stefano Pioli non sembra più essere la prima opzione della FIGC per il ruolo di commissario tecnico della Nazionale, dopo l’addio a Luciano Spalletti e il rifiuto di Claudio Ranieri. Le voci emerse da Roma nelle ultime ore suggeriscono un possibile cambio di rotta da parte della federazione, anche se nulla è ancora definitivo.

Due i fattori che starebbero influenzando la situazione: da un lato, l’interesse concreto di Pioli per la Fiorentina, con cui è in contatto da settimane e verso cui avrebbe mostrato una certa preferenza; dall’altro, la volontà del presidente Gravina di valutare profili alternativi, tra cui si fanno i nomi di Roberto Mancini (per un clamoroso ritorno), Daniele De Rossi e Fabio Cannavaro.

Nonostante ciò, Pioli non è ancora fuori dai giochi. Al momento è impegnato in una trattativa avanzata con la Fiorentina, che gli avrebbe proposto un triennale da circa 3 milioni di euro a stagione, cifra che la FIGC difficilmente potrebbe uguagliare. Tuttavia, il tecnico è ancora legato all’Al Nassr con un contratto in vigore fino al 2026, dettaglio che potrebbe rallentare ogni sviluppo.

Nel frattempo, i vertici federali continuano a riflettere sul profilo giusto per la guida tecnica della Nazionale. Pioli resta una possibilità, anche se meno probabile rispetto a qualche giorno fa, in attesa che si chiariscano del tutto i suoi impegni e le intenzioni future.

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