I Pir, i punti di intervento rapido organizzati dalla Regione Toscana per alleggerire la pressione sui Pronto Soccorso e curare e gestire in altre sedi le situazioni non di emergenza, sembrano proprio funzionare a dovere.
Lo racconta questa mattina La Nazione, che ha sperimentato il punto organizzato a Torregalli, riportando di aver impiegato circa un’ora e mezza tra attesa e visita.
I Pir organizzati dalla Toscana si dividono, almeno per il momento, in tre tipologie: una prima, attivata a Torregalli, consiste nell’attività ambulatoriale effettuata a fianco del Pronto Soccorso; una seconda, organizzata all’ospedale Serristori, prevede l’accesso diretto; e una terza, attivata presso i presidi ospedalieri di Pistoia, Prato, Empoli e Piagge, che invece prevede l’accesso filtrato dal medico di famiglia o dal 116117.
Il quotidiano racconta di essersi servito del Pir in una giornata non particolarmente affollata e di aver ricevuto un servizio molto positivo, riportando come unico, vero, problema quello del funzionamento del sistema informatico: per il resto, dalle tempistiche alla gestione delle persone in attesa, il quotidiano riporta un’esperienza tutto sommato positiva.
Per quanto riguarda i Pir, l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini annunciò, in occasione della presentazione del servizio, a dicembre, che il primo bilancio della sperimentazione sarebbe stato effettuato dopo sei mesi.
Lo racconta questa mattina La Nazione, che ha sperimentato il punto organizzato a Torregalli, riportando di aver impiegato circa un’ora e mezza tra attesa e visita.
I Pir organizzati dalla Toscana si dividono, almeno per il momento, in tre tipologie: una prima, attivata a Torregalli, consiste nell’attività ambulatoriale effettuata a fianco del Pronto Soccorso; una seconda, organizzata all’ospedale Serristori, prevede l’accesso diretto; e una terza, attivata presso i presidi ospedalieri di Pistoia, Prato, Empoli e Piagge, che invece prevede l’accesso filtrato dal medico di famiglia o dal 116117.
Il quotidiano racconta di essersi servito del Pir in una giornata non particolarmente affollata e di aver ricevuto un servizio molto positivo, riportando come unico, vero, problema quello del funzionamento del sistema informatico: per il resto, dalle tempistiche alla gestione delle persone in attesa, il quotidiano riporta un’esperienza tutto sommato positiva.
Per quanto riguarda i Pir, l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini annunciò, in occasione della presentazione del servizio, a dicembre, che il primo bilancio della sperimentazione sarebbe stato effettuato dopo sei mesi.
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