Tra gli ultimi giorni del 2024 e l’inizio del 2025 la qualità dell’aria in diversi comuni toscani si è decisamente deteriorata.
A rilevare la sempre maggiore concentrazione di Pm10, riporta La Repubblica Firenze, sono state le centraline installate nei vari comuni della Regione Toscana, che in alcune zone (tra cui Firenze, oltre a Lucca, Pistoia, Prato, Pisa e Arezzo) hanno rilevato l’aumento della concentrazione di polveri sottili.
Negli ultimi giorni, riporta il quotidiano, tutte le centraline del fiorentino hanno registrato un aumento dell’inquinamento, tanto che in via Ponte alle Mosse, dov’è installata una centralina, è stato registrato una concentrazione di 154 microgrammi per metro cubo d’aria, oltre tre volte il valore limite, ma valori oltre la soglia si sono registrati anche a Signa e in viale Gramsci.
Non se la passano meglio città come Prato, che in due centraline ha registrato valori oltre la soglia (152 e 116) e Lucca, che ha deciso di correre ai ripari limitando la circolazione dei veicoli più inquinanti dalle 8:30 alle 18:30 fino al sette di gennaio.
Come spiega il quotidiano citando Arpat, la concentrazione di Pm10 è determinata sia da fenomeni naturali, come polline o il vento che trasporta il sale marino, ma anche, e soprattutto, da attività umane, come l’utilizzo di stufe a legna, produzione industriale e traffico.
A rilevare la sempre maggiore concentrazione di Pm10, riporta La Repubblica Firenze, sono state le centraline installate nei vari comuni della Regione Toscana, che in alcune zone (tra cui Firenze, oltre a Lucca, Pistoia, Prato, Pisa e Arezzo) hanno rilevato l’aumento della concentrazione di polveri sottili.
Negli ultimi giorni, riporta il quotidiano, tutte le centraline del fiorentino hanno registrato un aumento dell’inquinamento, tanto che in via Ponte alle Mosse, dov’è installata una centralina, è stato registrato una concentrazione di 154 microgrammi per metro cubo d’aria, oltre tre volte il valore limite, ma valori oltre la soglia si sono registrati anche a Signa e in viale Gramsci.
Non se la passano meglio città come Prato, che in due centraline ha registrato valori oltre la soglia (152 e 116) e Lucca, che ha deciso di correre ai ripari limitando la circolazione dei veicoli più inquinanti dalle 8:30 alle 18:30 fino al sette di gennaio.
Come spiega il quotidiano citando Arpat, la concentrazione di Pm10 è determinata sia da fenomeni naturali, come polline o il vento che trasporta il sale marino, ma anche, e soprattutto, da attività umane, come l’utilizzo di stufe a legna, produzione industriale e traffico.
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