Le terribili scene di Bove che si accascia a terra immobile e della corsa dell’ambulanza all’ospedale Careggi hanno già lasciato un solco profondo nella coscienza di Firenze, che ha potuto tirare un grandissimo sospiro di sollievo dopo che il giocatore si è svegliato vigile e consapevole.
La paura però è stata tanta, e sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale del Partito Democratico Nicola Armentano, che ha avanzato una serie di proposte per scongiurare il rischio che malori improvvisi possano avere epiloghi ben più tragici.
“Il dramma che si stava per consumare allo stadio Franchi ha acceso l’importanza su quanto sia importante intervenire per evitare che si ripetano situazioni come quella di Piermario Morosini o Renato Curi” ha scritto in una nota il consigliere dem.
“Quel che è accaduto domenica ha fatto capire quanto sia importante compiere screening e controlli cardiologici, ma anche quanto sia altrettanto importante aggiungere a questi controlli anche azioni complementari per evitare il prodursi di situazioni drammatiche”.
Nello specifico, Armentano cita la legge 116/2021, che in Italia ha depenalizzato il fallimento delle manovre salvavita, consentendo quindi l’intervento di persone che non fanno parte del personale sanitario in caso di crisi cardiache: per il consigliere è necessario potenziare i canali di comunicazione e pubblicità della legge e di accompagnare questa attività a percorsi di formazione e sensibilizzazione a partire dalle scuole, per insegnare ai giovani e giovanissimi ad utilizzare strumenti determinanti come un defibrillatore o le manovre salvavita.
Contestualmente, Armentano propone alla Regione di istituire un registro delle morti improvvise e dei resuscitati, per poter così disporre di un patrimonio di dati aggiornato e sicuro.
“Credo” conclude il consigliere “che favorire la diffusione e l’uso dei defibrillatori, lavorare per l’implementazione dei formatori laici sul territorio e aumentare informazione, sensibilizzazione e conoscenze, oltre che continuare a fare screening e prevenzione, potranno ridurre situazioni drammatiche e permettere che l’epilogo positivo, seppur drammatico, accaduto allo stadio Franchi possa registrarsi in ogni spazio sportivo o in qualunque altro luogo della nostra città. Sarà un segnale di civismo al quale non possiamo sottrarci”.
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