Nel quartiere, che è il più popoloso di Firenze, sono attivi un centinaio tra medici di famiglia e pediatri

La sperimentazione dello psicologo di base è partita poco più di un mese fa per la Asl Toscana centro nel Quartiere 5, il più popoloso di Firenze con circa 110mila abitanti e quattro Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), per un totale di più di 100 tra medici di famiglia e pediatri che hanno il compito di orientare i pazienti sul servizio. Con ciascuno di loro, spiega una nota, in questi giorni l'Unità operativa complessa di psicologia dell'Azienda è impegnata in incontri di persona e online per comunicare informazioni sulle funzioni dello psicologo di case, sui tipi di problematiche che devono intercettare e sulle modalità di invio.
    
Lo psicologo di base, ricorda l'Asl, è quel professionista che accanto al medico di famiglia, offre assistenza psicologica primaria e fa interventi di sostegno su specifiche problematiche emergenti. Può trattare, cioè, problematiche cosiddette di "adattamento", un problema di coppia momentaneo, somatizzazioni legate a stress, il disorientamento emotivo dopo una diagnosi di tumore.

Ma non fa psicoterapie né interventi su situazioni di patologia, queste di competenza dei servizi specialistici (Serd, salute mentale adulti, salute mentale infanzia e adolescenza, disturbi del comportamento alimentare). E poiché il servizio non è ad accesso diretto, la distinzione fra i casi in cui indirizzare verso il servizio di psicologia di base o verso lo specialista, è compito appunto del medico di famiglia o del pediatra. Trattandosi di una sperimentazione per la Asl Toscana centro con tre psicologi di base (otto in totale in tutta la Toscana), questi potranno accogliere solo gli invii dei medici delle quattro Aft del Quartiere 5 di Firenze. Obiettivo della sperimentazione, della durata di 18 mesi, è definire un modello di rete psicologica pubblica.

"Non è un servizio se tutto si risolve con l'invio allo psicologo di base e stop - spiega Rosanna Perone, direttore dell'Unità operativa complessa di psicologia -. L'obiettivo è creare una sinergia semplice ed efficace con i medici, partendo dalla consapevolezza che il servizio nasce dalla collaborazione di più figure con l'obiettivo di prevenire, intercettando il prima possibile forme di disagio psicologico che potrebbero evolvere in condizioni psicopatologiche e problematiche di tipo bio-psico-sociale rilevanti. La risposta che abbiamo avuto dai medici finora è stata molto positiva".
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