La Repubblica Firenze questa mattina traccia un primo bilancio sull’attività dei Pir, i Punti di Intervento Rapido fortemente voluti e sostenuti dal presidente della Regione Eugenio Giani, che li ha presentati come una soluzione molto promettente per contrastare l’eccessivo carico di lavoro dei Pronto Soccorso.
Ma, scrive questa mattina il quotidiano, per il momento i Pir non si stanno rivelando molto efficaci nell’assorbire le richieste urgenti non emergenziali.
Il motivo di questo insuccesso è da attribuirsi a più fattori, in primis la scarsa conoscenza dei Pir tra la popolazione, tant’è che ad essere frequentati, riporta Repubblica, sono quelli attivati presso gli ospedali Torregalli e Serristori. Poi incide molto anche il meccanismo di accesso ai Pir, che avviene tramite segnalazione da parte del medico di famiglia, che instrada il paziente verso la struttura.
Una possibile soluzione al passaggio dal medico di famiglia, nota, il quotidiano, sarebbe quella di rivolgersi al nuovo numero 116117 per le situazioni non emergenziali e accedere così al Pir.
Fin qui, riporta il quotidiano, i quattro presidi territoriali (Firenze Le Piagge, la casa di Comunità a Sovigliana, il Ceppo a Pistoia e il Centro Es a Prato) ricevono poche decine di pazienti al giorno, a fronte di un migliaio di ingressi giornalieri al Pronto Soccorso (nel territorio di competenza dell’Asl Toscana Centro).
Per cercare di risollevare la situazione l’Asl Toscana Centro ha affidato alla Sant’Anna di Pisa l’incarico di compiere delle interviste ai cittadini che hanno usato i Pir per ottenere una valutazione complessiva del servizio.
Ma, scrive questa mattina il quotidiano, per il momento i Pir non si stanno rivelando molto efficaci nell’assorbire le richieste urgenti non emergenziali.
Il motivo di questo insuccesso è da attribuirsi a più fattori, in primis la scarsa conoscenza dei Pir tra la popolazione, tant’è che ad essere frequentati, riporta Repubblica, sono quelli attivati presso gli ospedali Torregalli e Serristori. Poi incide molto anche il meccanismo di accesso ai Pir, che avviene tramite segnalazione da parte del medico di famiglia, che instrada il paziente verso la struttura.
Una possibile soluzione al passaggio dal medico di famiglia, nota, il quotidiano, sarebbe quella di rivolgersi al nuovo numero 116117 per le situazioni non emergenziali e accedere così al Pir.
Fin qui, riporta il quotidiano, i quattro presidi territoriali (Firenze Le Piagge, la casa di Comunità a Sovigliana, il Ceppo a Pistoia e il Centro Es a Prato) ricevono poche decine di pazienti al giorno, a fronte di un migliaio di ingressi giornalieri al Pronto Soccorso (nel territorio di competenza dell’Asl Toscana Centro).
Per cercare di risollevare la situazione l’Asl Toscana Centro ha affidato alla Sant’Anna di Pisa l’incarico di compiere delle interviste ai cittadini che hanno usato i Pir per ottenere una valutazione complessiva del servizio.
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