In via Faentina lo sportello creato da Fondazione Solidarietà Caritas e Regione Toscana in collaborazione con Caritas diocesana di Firenze per aiutare e formare le persone nell'utilizzo dei servizi online

Gestire lo Spid, navigare in Rete, fare videochiamate, utilizzare l'home banking, richiedere certificati, prenotare visite mediche, spedire un'email. Per aiutare i cittadini a usare al meglio le opportunità digitali arriva il Punto digitale facile: lo sportello gratuito, realizzato da Regione Toscana e Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze in collaborazione con Caritas diocesana di Firenze, sostenuto dall'Unione Europea e dal Dipartimento per la trasformazione digitale, con fondi Pnrr, ha inaugurato oggi in via Faentina 34 a Firenze. É aperto su appuntamento (tel 055-46389272, 348-8013970, puntointernet@fondazionesolidcaritas.it). Vi possono accedere tutti i cittadini, italiani e stranieri, in particolar modo quelli più fragili, che hanno necessità di utilizzare strumenti digitali e non sanno come fare. 

Qui troveranno dei “facilitatori” che li aiuteranno informandoli sui servizi on line offerti dalle pubbliche amministrazioni, dall'anagrafe alla sanità, supportandoli per ottenere l'identità digitale, a compilare pratiche, aprire una casella di posta elettronica, prendere confidenza con gli strumenti informatici, conoscere i servizi pubblici e quelli proposti dalle associazioni del territorio. 

L'obiettivo è dare competenze e conoscenze ai cittadini perché poi possano fare da soli: per questo saranno fatti anche percorsi formativi.

“Ormai utilizzare strumenti tecnologici e digitali è indispensabile per usufruire di molti servizi ed esercitare appieno i propri diritti di cittadini. Non tutti hanno le competenze specifiche o la disponibilità di attrezzature per farlo però: questo progetto è indirizzato a loro” commenta Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze. “L'obiettivo è che ognuna possa poi diventare autonomo nell’utilizzo e nell’accesso ai servizi pubblici digitali. La nostra attenzione come sempre è rivolta alle fasce di popolazione più fragili”.

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