L’assessora regionale alle politiche sociali Spinelli punta il dito contro gli aumenti eccessivi delle rette, i gestori replicano: “I costi sono molto aumentati”

In un tavolo dedicato al tema delle RSA organizzato ieri dal quotidiano La Nazione è andato in scena un vero e proprio botta e risposta fra i gestori delle RSA, che recentemente hanno comunicato alle famiglie degli anziani ospitati l’intenzione di alzare le tariffe, e la Regione, presente nella persona dell’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli.

Come raccontato questa mattina dallo stesso quotidiano, la Regione ha assicurato che cercherà di venire incontro alle esigenze delle famiglie in lista d’attesa, ma nel frattempo si è aperto un aspro dibattito con i gestori delle residenze, che lamentano un aumento die costi molto alto e quindi la necessità di aumentare le tariffe. Possibilità che è loro concessa dato che, sostiene Andrea Blandi di Uneba Toscana, ci sono norme che stabiliscono che la quota sociale è liberamente determinabile dal gestore.

Pretesa alla quale Spinelli ha risposto seccamente: “Senza un accordo non possono essere cambiate le regole, autonomia non significa disattendere un contratto”, rivendicando anche l’aumento dell’impegno economico della Regione rispetto alla quota sanitaria.

Era presente all’incontro-scontro anche l’assessore al Welfare del Comune di Firenze Nicola Paulesu: “Bisogna trovare un punto di equilibrio tra qualità del servizio, giusto compenso e qualità del lavoro. Come Comune di Firenze mettiamo a disposizione per la quota sociale 9.2 milioni di euro all’anno per milletrecento persone. L’assistenza in rsa è una soluzione, ma l’alto numero di persone anziane ci impone di pensare soluzioni che allontanano il più possibile il momento dell’ingresso nella residenza”.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies