"Il personale del servizio sanitario nazionale ammonta in Italia a circa 685mila unità, ovvero 11,6 ogni 1.000 abitanti. La copertura del personale sanitario pubblico è molto eterogenea tra regioni, riflettendo le caratteristiche dei sistemi sanitari regionali e il peso del settore pubblico sul totale. La Toscana, con i suoi oltre 55mila addetti al servizio sanitario, è la regione a statuto ordinario con la maggiore dotazione in rapporto alla popolazione (15,1 dipendenti ogni 1.000 abitanti), seguita da Emilia-Romagna e Umbria". E' quanto si legge nel rapporto dell'Irpet dal titolo 'Il valore economico e sociale del servizio sanitario toscano'.
Secondo l'Irpet il comparto sanitario pubblico toscano "è cresciuto del 7,1% negli ultimi 10 anni, in misura quindi maggiore rispetto al dato nazionale, che segnala una crescita più modesta (+3,4%) e in controtendenza con la dinamica degli altri comparti pubblici, che hanno visto nel decennio un forte ridimensionamento dei propri organici". Tra le professioni sanitarie, i medici hanno visto un incremento del 5%, il personale tecnico sanitario del 6% e gli infermieri del 4%, così come il personale di vigilanza ed ispezione; l'incremento maggiore è stato quello degli operatori sociosanitari, aumentati in un decennio di circa 2mila unità (+29%).
Sul fronte della spesa sanitaria, invece, il rapporto evidenzia come nel 2022, la spesa sanitaria pubblica in Toscana abbia raggiunto "circa 8,32 miliardi di euro, con un incremento di circa 130 milioni rispetto all'anno precedente. Se poniamo uguale a 100 l'intero ammontare della spesa pubblica per consumi finali, si osserva che la componente sanitaria rappresentava il 37% nel 2021 e il 36% nel 2022. In altre parole, più di un terzo della spesa pubblica corrente per consumi finali è dedicata a questa funzione".
Nel confronto interregionale, continua l'Irpet, "la Toscana si colloca tra le regioni italiane con la maggiore incidenza della spesa sanitaria sul totale della spesa pubblica per consumi finali, al pari di Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte, e appena sotto la Lombardia".
Secondo l'Irpet il comparto sanitario pubblico toscano "è cresciuto del 7,1% negli ultimi 10 anni, in misura quindi maggiore rispetto al dato nazionale, che segnala una crescita più modesta (+3,4%) e in controtendenza con la dinamica degli altri comparti pubblici, che hanno visto nel decennio un forte ridimensionamento dei propri organici". Tra le professioni sanitarie, i medici hanno visto un incremento del 5%, il personale tecnico sanitario del 6% e gli infermieri del 4%, così come il personale di vigilanza ed ispezione; l'incremento maggiore è stato quello degli operatori sociosanitari, aumentati in un decennio di circa 2mila unità (+29%).
Sul fronte della spesa sanitaria, invece, il rapporto evidenzia come nel 2022, la spesa sanitaria pubblica in Toscana abbia raggiunto "circa 8,32 miliardi di euro, con un incremento di circa 130 milioni rispetto all'anno precedente. Se poniamo uguale a 100 l'intero ammontare della spesa pubblica per consumi finali, si osserva che la componente sanitaria rappresentava il 37% nel 2021 e il 36% nel 2022. In altre parole, più di un terzo della spesa pubblica corrente per consumi finali è dedicata a questa funzione".
Nel confronto interregionale, continua l'Irpet, "la Toscana si colloca tra le regioni italiane con la maggiore incidenza della spesa sanitaria sul totale della spesa pubblica per consumi finali, al pari di Emilia-Romagna, Lazio e Piemonte, e appena sotto la Lombardia".
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