La quarta edizione del “Rare Diseases Award” si inserisce nella cornice del Forum Sistema Salute il 12-13 novembre alla Leopolda

Un premio assegnato dai pazienti. Il “Rare Diseases Award”, il premio promosso da Uniamo – Federazione Italiana Malattie Rare, in collaborazione con Koncept, riconosce e celebra i progetti più meritevoli nel campo delle malattie rare. Anche quest’anno il premio, giunto alla quarta edizione, si inserirà nella cornice del Forum Sistema Salute, previsto per il 12-13 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze.
“I pazienti amano chi li ama…e lo premiano” è lo slogan scelto per sottolineare la connessione fra la comunità delle persone con malattia rara ed il valore dei progetti realizzati per incidere sulla qualità della loro vita. La Giuria sarà composta da rappresentanti delle associazioni federate a Uniamo, che saranno chiamati a decretare i vincitori di tre categorie: sensibilizzazione, servizi, progetti di inclusione e integrazione (novità della quarta edizione).
Negli anni il Premio si è imposto come il riconoscimento più importante e significativo per tutti coloro che vivono il mondo delle malattie rare, soltanto nella scorsa edizione i progetti candidati sono stati più di 60.
“Con l’introduzione della nuova categoria – commenta la 
presidente di Uniamo Annalisa Scopinaro – vogliamo dare sempre più spazio a quelle iniziative che promuovono il concetto di Salute nella sua dimensione olistica, che propongono nuove soluzioni, strumenti e opportunità per mettere il paziente nella condizione di costruire il proprio percorso di vita. Perché dietro la patologia c’è una persona che ha una vita da vivere”.

“Cosa rende questo premio speciale? La risposta – afferma Giuseppe Orzati di Koncept – sta nella sua capacità di creare un ponte tra pazienti, industria farmaceutica, istituzioni e associazioni. Non si tratta solo di un riconoscimento, è un potente catalizzatore di cambiamento. Stimola l’innovazione, promuove la collaborazione e mantiene alta l’attenzione su patologie che spesso vengono ignorate”.

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