Stanziati 600mila euro per i prossimi tre anni per le strutture che erogano le prestazioni

La giunta regionale della Toscana ha stanziato 600.000 euro l'anno, per tre anni, con cui finanziare il programma di attività delle strutture di riferimento per le medicine complementari, ossia agopuntura, fitoterapia e omeopatia, fissandone anche gli obiettivi. Per le medicine complementari in Toscana sono nati nel tempo 77 ambulatori pubblici, che annualmente erogano circa 37.000 prestazioni, e quattro strutture di riferimento.
    
"Dall'inizio di quest'anno - commenta in una nota l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - l'agopuntura nella lotta al dolore è entrata a far parte dei livelli essenziali di assistenza, ossia quelle prestazioni che le Regioni sono tenute a garantire ai pazienti. Un passaggio che trova sostegno nelle evidenze scientifiche e nella consolidata esperienza di alcune realtà del Paese. La Toscana è sicuramente una di queste".

    
Gli ambiti di attività delle medicine complementari, spiega la Regione, sono vari: dall'oncologia e la gestione del dolore alla promozione del parto fisiologico nelle gravidanze a basso rischio, dalla medicina di genere e la personalizzazione delle cure alla prevenzione e trattamento delle infezioni ricorrenti delle alte vie respiratorie e delle malattie atopiche tra bambini e adulti, fino allo sviluppo e consolidamento della medicina integrata.
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