I 10 milioni di risorse regionali per l'abbattimento delle liste di attesa in sanità "serviranno a pagare gli straordinari di medici, tecnici e dipendenti che si metteranno a disposizione per accrescere l'offerta, ma anche per permettere l'erogazione di prestazioni in strutture accreditate, nel privato sociale o per accertamenti diagnostici di primo livello che i medici di medicina generale, su base volontaria, potranno realizzare". Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, precisa come saranno spese le risorse previste nell'emendamento da 10 milioni alla manovra finanziaria.
Gli atti finanziari sono attualmente in discussione in Consiglio regionale e questa mattina il presidente Giani ha illustrato una serie di emendamenti a sua firma che valgono complessivamente 30 milioni. Tra questi anche i 10 milioni, già annunciati, per l'abbattimento delle liste di attesa.
Nel 2024, ricorda la regione Toscana in una nota, le richieste di visite e prestazioni sono cresciute del 6%: il 15% in più rispetto al 2019. In questo quadro la risposta e il rispetto dei tempi di attesa è cresciuta, sempre quest'anno rispetto al 2023, di nove punti per la diagnostica (arrivata all'88%) e del 5,5% per le visite, che nel 75,5% dei casi sono svolte nei tempi. Sulla chirurgia, e in particolare sulle priorità elevate, oltre il 90% degli interventi è garantito secondo gli standard nazionali.
Gli atti finanziari sono attualmente in discussione in Consiglio regionale e questa mattina il presidente Giani ha illustrato una serie di emendamenti a sua firma che valgono complessivamente 30 milioni. Tra questi anche i 10 milioni, già annunciati, per l'abbattimento delle liste di attesa.
Nel 2024, ricorda la regione Toscana in una nota, le richieste di visite e prestazioni sono cresciute del 6%: il 15% in più rispetto al 2019. In questo quadro la risposta e il rispetto dei tempi di attesa è cresciuta, sempre quest'anno rispetto al 2023, di nove punti per la diagnostica (arrivata all'88%) e del 5,5% per le visite, che nel 75,5% dei casi sono svolte nei tempi. Sulla chirurgia, e in particolare sulle priorità elevate, oltre il 90% degli interventi è garantito secondo gli standard nazionali.
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