Allarme sicurezza sul lavoro della Fp Cgil per quanto riguarda i nuovi locali Serd del presidio Santa Rosa a Firenze. "L'Asl Toscana centro ha aperto i nuovi locali del servizio, dedicati ai colloqui con gli utenti, in una zona isolata e scollegata dal resto del servizio, respingendo al mittente la richiesta di incremento del servizio di vigilanza, indispensabile per l'incolumità di tutto il personale sanitario e socio sanitario", denuncia il segretario Simone Baldacci.
"E' ormai noto a tutti che i servizi delle dipendenze, insieme a quelli della salute mentale e ai pronto soccorso, risultano, dati alla mano, di gran lunga i più esposti al rischio aggressioni, ma l'Azienda sanitaria volutamente ignora queste evidenze, e per meri motivi legati al mantenimento dei conti economici mette al centro delle sue priorità il bilancio invece della sicurezza dei propri lavoratori" accusa il sindacato.
In particolare i locali si trovano al secondo piano, "in contiguità con il centro di salute mentale, senza nessuna barriera divisoria che impedisca una pericolosa promiscuità degli utenti di questi due servizi, privi di videocamere e di un servizio di vigilanza attiva".
La Fp Cgil ricorda le ultime aggressioni a danno del personale sanitario e sottolinea come l'Asl da oltre due anni "ancora deve elaborare un piano della sicurezza aziendale previsto dal Dlsg 113 del 2022, piano che la Fp Cgil ha già presentato nel mese di agosto a prefetto e azienda". Piano che tarda ad arrivare "a causa delle stesse esigenze di bilancio, perché questa misure hanno un costo economico, che l'azienda volutamente non vuole sostenere e preferisce fare cassa sulla sicurezza dei lavoratori".
"E' ormai noto a tutti che i servizi delle dipendenze, insieme a quelli della salute mentale e ai pronto soccorso, risultano, dati alla mano, di gran lunga i più esposti al rischio aggressioni, ma l'Azienda sanitaria volutamente ignora queste evidenze, e per meri motivi legati al mantenimento dei conti economici mette al centro delle sue priorità il bilancio invece della sicurezza dei propri lavoratori" accusa il sindacato.
In particolare i locali si trovano al secondo piano, "in contiguità con il centro di salute mentale, senza nessuna barriera divisoria che impedisca una pericolosa promiscuità degli utenti di questi due servizi, privi di videocamere e di un servizio di vigilanza attiva".
La Fp Cgil ricorda le ultime aggressioni a danno del personale sanitario e sottolinea come l'Asl da oltre due anni "ancora deve elaborare un piano della sicurezza aziendale previsto dal Dlsg 113 del 2022, piano che la Fp Cgil ha già presentato nel mese di agosto a prefetto e azienda". Piano che tarda ad arrivare "a causa delle stesse esigenze di bilancio, perché questa misure hanno un costo economico, che l'azienda volutamente non vuole sostenere e preferisce fare cassa sulla sicurezza dei lavoratori".
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