Il cane Milo è stato autorizzato a far visita alla propria padrona: secondo diversi studi la vista degli animali domestici ha effetti benefici sui pazienti

“Dare sollievo agli ammalati che soffrono separati dai loro amici a quattro zampe, con il progetto Pet Visiting, rappresenta un efficace percorso dell’umanizzazione delle cure e, in particolare nei contesti assistenziali ad alta criticità dei nostri Ospedali”. Lo afferma la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore del presidio ospedaliero di Prato e direttore della rete ospedaliera dell’Azienda Usl Toscana centro.

E così applicando il regolamento aziendale che, a sua volta, discende da una delibera regionale, ancora una volta è stato possibile realizzare l’incontro tra una paziente e il suo amato compagno a quattro zampe. Questa volta è accaduto nella struttura di Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Ospedale di Prato, diretta dal dottor Vittorio Pavoni, con il coordinamento infermieristico della dottoressa Beatrice Bettazzi.

Milo, lavato e pulito e in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa (ad esempio dal punto di vista comportamentale al fine di tutelare la paziente e gli altri ricoverati) ha così varcato la soglia del reparto per regalare un momento di pura emozione alla sua inseparabile compagna di vita: entrambi avevano subito una traumatica separazione.

L’incontro ha toccato il cuore di tutti i presenti e anche Milo, con il suo scodinzolio felice, ha confermato l’importanza di quell’abbraccio ritrovato.

Permettere ai pazienti di ricevere la visita anche del proprio animale domestico, spiega l’Asl in un comunicato, è dimostrato che possa avere degli effetti benefici sul paziente, da alleviare l’ansia fino a combattere gli effetti di stress e depressione indotti dal ricovero.
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