Imparare a riconoscere le emozioni, a capirle e ascoltarle.
Come racconta questa mattina il Corriere Fiorentino, le maestre di una scuola di Scandicci hanno deciso di attivare un innovativo progetto chiamato “Futuro in crescita”, promosso da Gquadro nell’ambito dei Pez finanziati dalla Regione Toscana, per aiutare due bambini, che di recente hanno perso le proprie mamme, ad affrontare il dolore, coinvolgendo l’intera classe in un percorso di scoperta di sé stessi e del proprio sentito.
A guidare i bimbi in questo “viaggio” dentro sé stessi sono state delle esperte che in classe hanno lavorato con i bambini soprattutto sui sentimenti della rabbia e della paura, ma come racconta il quotidiano, attraverso disegni, lavori in gruppo ed esercizi di respirazione hanno cercato di aiutarli a conoscere e riconoscere tutte le emozioni che possono provare.
E il risultato è che ai bambini quegli esercizi sono piaciuti molto, hanno partecipato con entusiasmo e si sono aperti agli altri, vincendo le diffidenze e i timori iniziali: e anche i due bimbi colpiti dal recente e gravissimo lutto hanno reagito positivamente, aprendosi ai compagni e raccontando ciò che provano.
Come spiega al quotidiano una delle educatrici coinvolte nel progetto, Sara Bertonieri, i bambini conoscono le emozioni, ma quando si tratta di doverle gestire sono chiaramente più in difficoltà. E qui la scuola può giocare un ruolo cruciale nell’educare i più piccoli alle proprie emozioni.
È il punto su cui insiste anche l’assessora alla Pubblica istruzione Fiorenza Poli, che sottolinea l’importanza di condividere il percorso scolastico anche con le famiglie, coinvolgendo i genitori nel “viaggio” che i bambini affrontano dentro sé stessi.
“Questa è la scuola che vorrei sempre, un luogo dove sentirsi accolti ogni giorno con i propri sentimenti” aggiunge Poli.
Come racconta questa mattina il Corriere Fiorentino, le maestre di una scuola di Scandicci hanno deciso di attivare un innovativo progetto chiamato “Futuro in crescita”, promosso da Gquadro nell’ambito dei Pez finanziati dalla Regione Toscana, per aiutare due bambini, che di recente hanno perso le proprie mamme, ad affrontare il dolore, coinvolgendo l’intera classe in un percorso di scoperta di sé stessi e del proprio sentito.
A guidare i bimbi in questo “viaggio” dentro sé stessi sono state delle esperte che in classe hanno lavorato con i bambini soprattutto sui sentimenti della rabbia e della paura, ma come racconta il quotidiano, attraverso disegni, lavori in gruppo ed esercizi di respirazione hanno cercato di aiutarli a conoscere e riconoscere tutte le emozioni che possono provare.
E il risultato è che ai bambini quegli esercizi sono piaciuti molto, hanno partecipato con entusiasmo e si sono aperti agli altri, vincendo le diffidenze e i timori iniziali: e anche i due bimbi colpiti dal recente e gravissimo lutto hanno reagito positivamente, aprendosi ai compagni e raccontando ciò che provano.
Come spiega al quotidiano una delle educatrici coinvolte nel progetto, Sara Bertonieri, i bambini conoscono le emozioni, ma quando si tratta di doverle gestire sono chiaramente più in difficoltà. E qui la scuola può giocare un ruolo cruciale nell’educare i più piccoli alle proprie emozioni.
È il punto su cui insiste anche l’assessora alla Pubblica istruzione Fiorenza Poli, che sottolinea l’importanza di condividere il percorso scolastico anche con le famiglie, coinvolgendo i genitori nel “viaggio” che i bambini affrontano dentro sé stessi.
“Questa è la scuola che vorrei sempre, un luogo dove sentirsi accolti ogni giorno con i propri sentimenti” aggiunge Poli.
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