La preoccupazione della categoria dopo l’eliminazione del numero chiuso alla facoltà di medicina: anche la rettrice Petrucci mantiene un atteggiamento cauto

Come riporta questa mattina La Nazione, l’abolizione del test di ingresso per accedere alla facoltà di medicina – il numero chiuso – non è vista di buon occhio dall’Anaao (il sindacato dei medici di base), che per il futuro stima fino a 1500 studenti in più da accogliere nelle strutture dell’ateneo fiorentino, un’enormità rispetto ai cinquecento di quest’anno.

La maggiore preoccupazione è quindi trovare una soluzione al problema, non da poco, di dove sistemare le centinaia di studenti che potrebbero affollare la facoltà.

La stessa preoccupazione è espressa dal segretario Anaao Assomed Toscana Gerardo Anastasio: “Mancano sia le strutture che i docenti. Quest’anno abbiamo avuto 650 studenti, ma potremmo arrivare ad averne fino a duemila. Dove andranno quelli in più?”

Da parte della rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci, c’è cautela: “Attendo di poter conoscere il contenuto dei decreti attuativi, quando ne avremo preso cognizione potremo metterci al lavoro nell’interesse degli studenti, salvaguardando la qualità della didattica nel quadro delle risorse disponibili”.

Come riporta il quotidiano, per l’anno accademico in corso i posti disponibili all’Università di Firenze erano 528, ma gli studenti che si sono presentati sono stati 1400 alla prima selezione e 1200 alla seconda.

Le stesse preoccupazioni sono espresse dalle associazioni studentesche, che denunciano il sovraffollamento delle lezioni e la carenza di posti per seguire la didattica in presenza.
“I posti nelle specializzazioni rimarranno pochi” commentano “pertanto il problema della carenza di medici rimarrà”.
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