Da qualche mese a Borgo San Lorenzo è attivo uno sportello di ascolto sulle dipendenze e sul disturbo da gioco d'azzardo, gestito da operatori ed operatrici formate e in stretta relazione con il personale del SerD di Borgo San Lorenzo, con lo scopo di facilitare l'accesso delle persone verso un processo di cura.
L'apertura dello sportello rientra nell'ambito del progetto "Scommettiamo sul Mugello" e prosegue l'azione di sensibilizzazione della popolazione del territorio sul fenomeno del gioco d'azzardo e sul disturbo ad esso correlato, già intrapresa da alcuni anni. Grazie all'attenzione e all'investimento della SdS Mugello e del SerD di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con l'Associazione Progetto Arcobaleno e la Cooperativa Rete Sviluppo, oltre allo sportello dedicato al disturbo da gioco d'azzardo, sono promosse azioni di informazione aperte a tutta la cittadinanza.
Obiettivo del progetto è offrire uno strumento di sostegno ulteriore a persone che vivono direttamente, o per i propri familiari, il problema del disturbo da gioco d'azzardo e le sue conseguenze. Ma anche contattare quante più realtà territoriali possibili per costruire una comunità attenta e consapevole delle difficoltà, talvolta estremamente gravi, che alcune persone possono incontrare a causa di questo disturbo.
L'apertura dello sportello rientra nell'ambito del progetto "Scommettiamo sul Mugello" e prosegue l'azione di sensibilizzazione della popolazione del territorio sul fenomeno del gioco d'azzardo e sul disturbo ad esso correlato, già intrapresa da alcuni anni. Grazie all'attenzione e all'investimento della SdS Mugello e del SerD di Borgo San Lorenzo, in collaborazione con l'Associazione Progetto Arcobaleno e la Cooperativa Rete Sviluppo, oltre allo sportello dedicato al disturbo da gioco d'azzardo, sono promosse azioni di informazione aperte a tutta la cittadinanza.
Obiettivo del progetto è offrire uno strumento di sostegno ulteriore a persone che vivono direttamente, o per i propri familiari, il problema del disturbo da gioco d'azzardo e le sue conseguenze. Ma anche contattare quante più realtà territoriali possibili per costruire una comunità attenta e consapevole delle difficoltà, talvolta estremamente gravi, che alcune persone possono incontrare a causa di questo disturbo.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies













