E' all'attenzione della commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana la proposta di iniziativa popolare, dall'associazione Luca Coscioni, sull'assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito.
Ieri mattina, spiega il Consiglio regionale, si sono svolte le audizioni dei direttori generali delle Aziende Usl della Toscana che hanno sottolineato come in carenza di legge ci si trovi davanti ad alcune criticità, ed è dunque necessario che la Regione intervenga con una legge, dato che il legislatore nazionale non risponde.
"Esistono dei diritti che la Corte Costituzione ha riconosciuto - hanno spiegato - e che devono essere perfezionati attraverso la normativa".
I rappresentanti delle Asl Toscana Nord-Ovest, Sud-Est e Centro hanno poi spiegato che, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 2019 e, più recentemente, della sentenza 135 del 2024, sono state approntante delle procedure che, a parte alcune differenze, ripercorrono le stesse linee. Per quanto riguarda la proposta di legge di iniziativa popolare presentata, sono state avanzate alcune osservazioni circa l'opportunità di inserire il coordinamento da parte di un medico legale e di portare a 28 i giorni, anziché 20, il limite temporale per il perfezionamento della procedura.
La proposta di legge, si ricorda, ha l'obiettivo di garantire alle persone malate che intendono accedere al suicidio assistito la necessaria assistenza sanitaria "nel rispetto dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019". Inoltre, oltre a individuare i requisiti di accesso alla pratica, il testo prevede l'istituzione di una commissione medica multidisciplinare nelle Asl, dispone che le strutture sanitarie debbano garantire il supporto, l'assistenza e i mezzi necessari al completamento della procedura, disciplina la procedura e i tempi, prevede la gratuità delle prestazioni sanitarie.
Ieri mattina, spiega il Consiglio regionale, si sono svolte le audizioni dei direttori generali delle Aziende Usl della Toscana che hanno sottolineato come in carenza di legge ci si trovi davanti ad alcune criticità, ed è dunque necessario che la Regione intervenga con una legge, dato che il legislatore nazionale non risponde.
"Esistono dei diritti che la Corte Costituzione ha riconosciuto - hanno spiegato - e che devono essere perfezionati attraverso la normativa".
I rappresentanti delle Asl Toscana Nord-Ovest, Sud-Est e Centro hanno poi spiegato che, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del 2019 e, più recentemente, della sentenza 135 del 2024, sono state approntante delle procedure che, a parte alcune differenze, ripercorrono le stesse linee. Per quanto riguarda la proposta di legge di iniziativa popolare presentata, sono state avanzate alcune osservazioni circa l'opportunità di inserire il coordinamento da parte di un medico legale e di portare a 28 i giorni, anziché 20, il limite temporale per il perfezionamento della procedura.
La proposta di legge, si ricorda, ha l'obiettivo di garantire alle persone malate che intendono accedere al suicidio assistito la necessaria assistenza sanitaria "nel rispetto dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019". Inoltre, oltre a individuare i requisiti di accesso alla pratica, il testo prevede l'istituzione di una commissione medica multidisciplinare nelle Asl, dispone che le strutture sanitarie debbano garantire il supporto, l'assistenza e i mezzi necessari al completamento della procedura, disciplina la procedura e i tempi, prevede la gratuità delle prestazioni sanitarie.
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