La commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana si è aggiornata alla seduta del 22 gennaio per la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio mediamente assistito.
Nei mesi scorsi, dopo che i promotori, i rappresentanti dell'associazione Luca Coscioni, hanno depositato la proposta di legge supportata da oltre 10mila firme (il 14 marzo scorso), si sono tenute le audizioni, tra gli altri, degli stessi promotori, dei rappresentanti delle Asl e dell'Ordine dei medici, e di due esperti costituzionalisti. Il testo allo studio della commissione sanità della Toscana è stato modificato e l'obiettivo è portarlo in approvazione in Consiglio regionale entro la fine del mese.
"Abbiamo fatto un testo che supera le criticità rilevate dagli uffici - ha spiegato il presidente della commissione sanità, Enrico Sostegni (Pd) - trasformandolo in una legge che una Regione può approvare, ovvero una legge procedimentale, che disciplina una procedura. Ora su questo testo possono essere presentati gli emendamenti dei consiglieri e il 22 gennaio analizzeremo questi testi perché la legge popolare deve andare in approvazione in Consiglio entro gennaio. Già doveva essere fatta entro dicembre - ha ricordato Sostegni - ma con una deroga concessa dal comitato promotore i nove mesi diventano dieci ma entro fine gennaio deve essere approvata".
Sostegni ha spiegato che quella toscana "sarà una legge che a differenza di come è entrata" in Consiglio regionale "disciplina come si attuano le sentenze della Corte costituzionale in Toscana", quindi, ha sottolineato, "non dice quando ci sono le condizioni perché le condizioni per il suicidio mediamente assistito sono stabilite dalle sentenza della Corte costituzionale. Con la legge toscana si stabilisce come si va a verificare la sussistenza di questi requisiti e come si dà aiuto alle persone che poi devono approvare il suicidio mediamente assistito".
Nei mesi scorsi, dopo che i promotori, i rappresentanti dell'associazione Luca Coscioni, hanno depositato la proposta di legge supportata da oltre 10mila firme (il 14 marzo scorso), si sono tenute le audizioni, tra gli altri, degli stessi promotori, dei rappresentanti delle Asl e dell'Ordine dei medici, e di due esperti costituzionalisti. Il testo allo studio della commissione sanità della Toscana è stato modificato e l'obiettivo è portarlo in approvazione in Consiglio regionale entro la fine del mese.
"Abbiamo fatto un testo che supera le criticità rilevate dagli uffici - ha spiegato il presidente della commissione sanità, Enrico Sostegni (Pd) - trasformandolo in una legge che una Regione può approvare, ovvero una legge procedimentale, che disciplina una procedura. Ora su questo testo possono essere presentati gli emendamenti dei consiglieri e il 22 gennaio analizzeremo questi testi perché la legge popolare deve andare in approvazione in Consiglio entro gennaio. Già doveva essere fatta entro dicembre - ha ricordato Sostegni - ma con una deroga concessa dal comitato promotore i nove mesi diventano dieci ma entro fine gennaio deve essere approvata".
Sostegni ha spiegato che quella toscana "sarà una legge che a differenza di come è entrata" in Consiglio regionale "disciplina come si attuano le sentenze della Corte costituzionale in Toscana", quindi, ha sottolineato, "non dice quando ci sono le condizioni perché le condizioni per il suicidio mediamente assistito sono stabilite dalle sentenza della Corte costituzionale. Con la legge toscana si stabilisce come si va a verificare la sussistenza di questi requisiti e come si dà aiuto alle persone che poi devono approvare il suicidio mediamente assistito".
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