Saranno centralizzate le attività legate ai tumori del retto extraperitoneale. Alla direzione il chirurgo Gian Matteo Paroli

Nasce all'interno dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze una nuova struttura organizzativa dipartimentale (Sosd) per la diagnosi e il trattamento dei tumori del retto extraperitoneale e della pelvi che raggruppa tutte le chirurgie generali relative a questa patologia. Con questa neostruttura di Chirurgia mininvasiva, alla cui direzione è stato nominato il chirurgo Gian Matteo Paroli, spiega l'Asl Toscana centro in una nota, l'ospedale dell'Annunziata diventa Hub di riferimento di una patologia che rappresenta una parte della patologia oncologica colo-rettale ma con caratteristiche peculiari di diagnosi e trattamento che differiscono dalla più comune patologia oncologica del colon.
     
In questo modo la nuova struttura anch'essa parte del Dipartimento delle specialistiche chirurgiche diretto da Stefano Michelagnoli, va a rafforzare il percorso di condivisione che la Asl Toscana centro ha avviato, già dopo la sua costituzione, con i chirurghi che si dedicano alla Chirurgia oncologica, nella direzione di concentrare solo in alcuni ospedali della Rete, patologie oncologiche rare o di particolare complessità per raggiungere soglie e volumi di attività che, qualora disperse in ogni 
ospedale, non verrebbero raggiunte.

Dal 2017 ad oggi questo percorso nella Asl Toscana centro ha coinvolto la patologia metastatica del fegato e la patologia pancreatica, che sono state concentrate rispettivamente negli ospedali San Jacopo di Pistoia e al San Giovanni di Dio di Firenze.

"Questa centralizzazione - spiega Paroli - permetterà di dare qualità al servizio sia dal punto di vista diagnostico sia terapeutico chirurgico. A differenza del tumore del colon, quello del retto extraperitoneale ha percentuali più basse di incidenza. Per questo è opportuno mettere insieme questi casi per costruire qualità per i pazienti con questa patologia".

L'
ospedale Santa Maria Annunziata diventa quindi Hub ad alto flusso per i tumori del retto extraperitoneale perché possiede tutta una serie di caratteristiche strutturali quali la presenza del dipartimento oncologico, una radioterapia all'avanguardia e una vocazione chirurgica oncologica globale. 
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