La Regione Toscana partecipa al simposio nazionale 'I Musei Italiani per la Demenza' forte di un'esperienza che l'ha vista pioniera negli anni, nel favorire e regolamentare questo particolare tipo di fruizione museale inclusiva e modulata su bisogni speciali: è infatti attivo in Toscana il sistema dei 'Musei toscani per l'Alzheimer', che consente di usufruire della guida di persone esperte e di visite concepite proprio per le persone che soffrono di questa malattia degenerativa.
Con una delibera del 2023, la Giunta regionale, si ricorda in una nota della Regione, ha stabilito i criteri per l'accreditamento dei musei e le caratteristiche per far parte della rete.
Secondo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, "il Sistema musei toscani per l'Alzheimer è stato pioniere dimostrando come i musei possano trasformarsi in luoghi di inclusione e benessere per tutti. Il riconoscimento da parte della Regione Toscana delle proposte museali tra le prestazioni previste per la cura delle persone con demenza rappresenta un passo avanti fondamentale e un segnale chiaro di come le politiche culturali possano e debbano integrarsi con le politiche sociali e sanitarie, in modo da costruire una rete di servizi sempre più completa e rispondente ai bisogni dei cittadini".
Secondo l'assessore alle politiche sociali Serena Spinelli, che è intervenuta durante la prima giornata di lavori del convegno, "si parla molto in generale di welfare culturale e noi siamo più che mai impegnati su questo connubio tra cultura e sociale. La cultura infatti è un elemento importantissimo per migliorare la qualità della vita e anche la salute. Il Sistema Musei Toscani per l'Alzheimer è una concretizzazione di questo principio, perché a tutti effetti questi luoghi, che sono circa 60 in Toscana tra musei e biblioteche, costituiscono uno strumento di welfare dedicato alle persone con demenza e ai loro caregiver, con parametri adeguati e operatori appositamente formati per accogliere persone con un grave cambiamento del proprio quadro cognitivo in atto”.
Con una delibera del 2023, la Giunta regionale, si ricorda in una nota della Regione, ha stabilito i criteri per l'accreditamento dei musei e le caratteristiche per far parte della rete.
Secondo il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, "il Sistema musei toscani per l'Alzheimer è stato pioniere dimostrando come i musei possano trasformarsi in luoghi di inclusione e benessere per tutti. Il riconoscimento da parte della Regione Toscana delle proposte museali tra le prestazioni previste per la cura delle persone con demenza rappresenta un passo avanti fondamentale e un segnale chiaro di come le politiche culturali possano e debbano integrarsi con le politiche sociali e sanitarie, in modo da costruire una rete di servizi sempre più completa e rispondente ai bisogni dei cittadini".
Secondo l'assessore alle politiche sociali Serena Spinelli, che è intervenuta durante la prima giornata di lavori del convegno, "si parla molto in generale di welfare culturale e noi siamo più che mai impegnati su questo connubio tra cultura e sociale. La cultura infatti è un elemento importantissimo per migliorare la qualità della vita e anche la salute. Il Sistema Musei Toscani per l'Alzheimer è una concretizzazione di questo principio, perché a tutti effetti questi luoghi, che sono circa 60 in Toscana tra musei e biblioteche, costituiscono uno strumento di welfare dedicato alle persone con demenza e ai loro caregiver, con parametri adeguati e operatori appositamente formati per accogliere persone con un grave cambiamento del proprio quadro cognitivo in atto”.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies