Saranno 12.000 gli studenti coinvolti nell'iniziativa 'Giovanisicuri' promossa da Regione Toscana e Giovanisì, che ha l'obiettivo di fornire loro attraverso corsi di primo soccorso gli strumenti necessari per intervenire in situazioni di emergenza. Il progetto, ampliato da 20 a 60 istituti scolastici coinvolti, è stato presentato oggi all'Iis Calamandrei di Sesto Fiorentino, con il presidente della Regione Eugenio Giani e i rappresentanti delle associazioni di volontariato toscano.
I partecipanti avranno l'opportunità di imparare le tecniche di rianimazione e l'uso del defibrillatore: a ragazze e ragazzi maggiorenni verranno i offerti gratuitamente corsi Blsd (supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce), realizzati in collaborazione Federazione regionale delle Misericordie, Anpas, Croce Rossa e Cesvot. I corsi sono svolti da formatori esperti, e al termine rilasceranno un attestato della Regione Toscana valido ai fini di legge.
"L'idea di questi corsi - ha affermato Giani -, nata all'interno di Giovanisì, il nostro progetto per l'autonomia dei giovani, è semplice ma allo stesso tempo straordinaria, perché porta nelle scuole, grazie alla sinergia con il mondo del volontariato, delle competenze che serviranno ai nostri ragazzi e ragazze per la vita".
Di ispirazione è stato nei mesi scorsi il gesto di Niccolò Ricci, il 15enne che all'istituto 'Zaccagna-Galilei' di Carrara ha salvato la vita di una bidella che rischiava il soffocamento grazie all'esecuzione della manovra di Heimlich. "Niccolò era stato ospite nell'ultima edizione del Next Generation Fest - ha ricordato Giani -, dove avevamo annunciato l'avvio dei corsi. Oggi sono lieto di poter dire che stiamo mantenendo quella promessa".
Ma nel luglio del 2023 ad Arezzo ci fu il salvataggio di un uomo colto da infarto mentre partecipava a un ritrovo parrocchiale: fu soccorso da tre adolescenti che seppero usare un defibrillatore - strumento che era presente - in attesa che arrivassero i sanitari del 118. In particolare, il ragazzo che materialmente adoperò il defibrillatore ha poi raccontato che aveva imparato a usarlo durante un corso di primo soccorso nella sua scuola superiore.
"La diffusione della cultura del primo soccorso e della cardioprotezione è un investimento fondamentale per la sicurezza della nostra comunità", ha detto Luigi Paccosi, presidente di Cesvot, secondo cui "grazie alla collaborazione con le grandi reti di volontariato regionale non solo trasmettiamo competenze salvavita, ma promuoviamo anche i valori della solidarietà e della cittadinanza attiva".
Per il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, "il potenziale di Anpas deve essere dispiegato in questa direzione: contribuire alla formazione anche di laici, e promuovere con le istituzioni la maggiore diffusione di defibrillatori automatici".
Il progetto Giovanisicuri "è un ulteriore tassello nell'ambito della prevenzione - dichiara Lorenzo Andreoni, presidente regionale Toscana di Croce Rossa Italiana - che testimonia la prosecuzione di un percorso comune con l'intero sistema regionale, in un ambito che è fondamentale per la salute della popolazione. Nel primo soccorso sappiamo perfettamente che un intervento tempestivo può fare la differenza e quella differenza può farla principalmente chi ci è vicino".
Per Alberto Corsinovi, presidente della Fondazione Regionale delle Misericordie della Toscana, il progetto "vede le Misericordie convintamente presenti, sulla scia della nostra esperienza nelle scuole rodata da anni con il nostro progetto Asso-A Scuola di Soccorso, intendiamo rafforzare la consapevolezza nei giovani sull'importanza della cardio-protezione e la rianimazione cardio-polmonare".
I partecipanti avranno l'opportunità di imparare le tecniche di rianimazione e l'uso del defibrillatore: a ragazze e ragazzi maggiorenni verranno i offerti gratuitamente corsi Blsd (supporto di base delle funzioni vitali e defibrillazione precoce), realizzati in collaborazione Federazione regionale delle Misericordie, Anpas, Croce Rossa e Cesvot. I corsi sono svolti da formatori esperti, e al termine rilasceranno un attestato della Regione Toscana valido ai fini di legge.
"L'idea di questi corsi - ha affermato Giani -, nata all'interno di Giovanisì, il nostro progetto per l'autonomia dei giovani, è semplice ma allo stesso tempo straordinaria, perché porta nelle scuole, grazie alla sinergia con il mondo del volontariato, delle competenze che serviranno ai nostri ragazzi e ragazze per la vita".
Di ispirazione è stato nei mesi scorsi il gesto di Niccolò Ricci, il 15enne che all'istituto 'Zaccagna-Galilei' di Carrara ha salvato la vita di una bidella che rischiava il soffocamento grazie all'esecuzione della manovra di Heimlich. "Niccolò era stato ospite nell'ultima edizione del Next Generation Fest - ha ricordato Giani -, dove avevamo annunciato l'avvio dei corsi. Oggi sono lieto di poter dire che stiamo mantenendo quella promessa".
Ma nel luglio del 2023 ad Arezzo ci fu il salvataggio di un uomo colto da infarto mentre partecipava a un ritrovo parrocchiale: fu soccorso da tre adolescenti che seppero usare un defibrillatore - strumento che era presente - in attesa che arrivassero i sanitari del 118. In particolare, il ragazzo che materialmente adoperò il defibrillatore ha poi raccontato che aveva imparato a usarlo durante un corso di primo soccorso nella sua scuola superiore.
"La diffusione della cultura del primo soccorso e della cardioprotezione è un investimento fondamentale per la sicurezza della nostra comunità", ha detto Luigi Paccosi, presidente di Cesvot, secondo cui "grazie alla collaborazione con le grandi reti di volontariato regionale non solo trasmettiamo competenze salvavita, ma promuoviamo anche i valori della solidarietà e della cittadinanza attiva".
Per il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini, "il potenziale di Anpas deve essere dispiegato in questa direzione: contribuire alla formazione anche di laici, e promuovere con le istituzioni la maggiore diffusione di defibrillatori automatici".
Il progetto Giovanisicuri "è un ulteriore tassello nell'ambito della prevenzione - dichiara Lorenzo Andreoni, presidente regionale Toscana di Croce Rossa Italiana - che testimonia la prosecuzione di un percorso comune con l'intero sistema regionale, in un ambito che è fondamentale per la salute della popolazione. Nel primo soccorso sappiamo perfettamente che un intervento tempestivo può fare la differenza e quella differenza può farla principalmente chi ci è vicino".
Per Alberto Corsinovi, presidente della Fondazione Regionale delle Misericordie della Toscana, il progetto "vede le Misericordie convintamente presenti, sulla scia della nostra esperienza nelle scuole rodata da anni con il nostro progetto Asso-A Scuola di Soccorso, intendiamo rafforzare la consapevolezza nei giovani sull'importanza della cardio-protezione e la rianimazione cardio-polmonare".
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