In Toscana aumenta sensibilmente la spesa privata per le cure mediche, che si attesta a tre miliardi di euro segnando un incremento del 7,4% nel periodo tra il 2022 e il 2023.
A riportare il dato è il quotidiano La Repubblica Firenze che, citando i dati rilasciati dalla Ragioneria dello Stato, sottolinea che la spesa dei toscani è aumentata leggermente di più rispetto alla media nazionale (che è aumentata del sette per cento).
Tra le spese che la cittadinanza sostiene di tasca propria compaiono le visite odontoiatriche, i farmaci, gli esami e i ticket, tutto quel che non viene cioè coperto dal sistema sanitario nazionale.
Sul punto è intervenuto anche l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, che da tempo è molto critico con il Governo centrale per gli scarsi investimenti sulla sanità pubblica: “I numeri sono l’ennesima dimostrazione che deve essere aumentato il fondo sanitario nazionale, perché i soldi messi da governo non bastano”.
L’assessore ha pesantemente criticato anche gli interventi di Roma sulle liste d’attesa, problematica molto sentita a livello locale e per la quale la Regione ha stanziato dieci milioni di euro a dicembre: “Le risorse stanziate non sono in più ma rappresentano solo un’autorizzazione a spendere fondi in deroga ai tetti massimi di spesa”.
A riportare il dato è il quotidiano La Repubblica Firenze che, citando i dati rilasciati dalla Ragioneria dello Stato, sottolinea che la spesa dei toscani è aumentata leggermente di più rispetto alla media nazionale (che è aumentata del sette per cento).
Tra le spese che la cittadinanza sostiene di tasca propria compaiono le visite odontoiatriche, i farmaci, gli esami e i ticket, tutto quel che non viene cioè coperto dal sistema sanitario nazionale.
Sul punto è intervenuto anche l’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, che da tempo è molto critico con il Governo centrale per gli scarsi investimenti sulla sanità pubblica: “I numeri sono l’ennesima dimostrazione che deve essere aumentato il fondo sanitario nazionale, perché i soldi messi da governo non bastano”.
L’assessore ha pesantemente criticato anche gli interventi di Roma sulle liste d’attesa, problematica molto sentita a livello locale e per la quale la Regione ha stanziato dieci milioni di euro a dicembre: “Le risorse stanziate non sono in più ma rappresentano solo un’autorizzazione a spendere fondi in deroga ai tetti massimi di spesa”.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies