Giani: “La sanità pubblica che vogliamo è una sanità all'avanguardia”

Già in funzione in Toscana 93 apparecchiature tecnologiche acquistate per gli ospedali con i fondi Pnrr. Nello specifico si tratta di Tac, angiografi, acceleratori lineari per radioterapia, tavoli telecomandati per radiologia, ecografi, macchinari per la risonanza magnetica, mammografi e gamma camere a beneficio di tutti i territori. Un investimento da 47 milioni di euro, se consideriamo le sole apparecchiature installate entro le fine del 2024. Altre 27 entreranno in funzione tra marzo e dicembre di quest'anno.
     
"La sanità pubblica che vogliamo è una sanità all'avanguardia - commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Una sanità capace di rispondere ai bisogni dei cittadini anche attraverso l'uso delle tecnologie più moderne oltre ad offrire servizi in modo diffuso e vicino a dove i cittadini vivono. Sono due facce della stessa medaglia e su questo stiamo investendo per poter rispondere con un'offerta adeguata alla domanda dei pazienti".

"Con le risorse del Pnrr la dotazione tecnologica del nostro sistema sanitario fa un grande balzo in avanti
- spiega l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini -. I 93 nuovi macchinari vanno a migliorare la qualità delle prestazioni a vantaggio dei pazienti, che nella sanità pubblica potranno ricevere diagnosi e terapie ancora più accurate, più veloci e meno invasive. Ma migliorano anche la capacità organizzativa dei reparti, con benefici per il lavoro dei nostri professionisti".

    
Dei 93 macchinari 24 sono stati installati nelle strutture dell'Asl Toscana centro e altrettanti in quelle dell'Asl Toscana sud est, 14 invece nell'Asl Toscana nord ovest. A seguire, 10 sono entrati in funzione nell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, 9 nell'Azienda ospedaliero universitaria pisana, 5 nell'Azienda ospedaliero universitaria senese, 3 nell'Azienda ospedaliero universitaria Meyer e negli ospedali della Fondazione Gabriele Monasterio, uno negli ambulatori di Ispro, l'istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica.
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