"L'ictus, in Toscana, colpisce circa 10mila persone in un anno, ma la percentuale delle persone che arrivano negli ospedali è ancora troppo bassa, soltanto il 14% dei pazienti sono trattati in tempo utile. Anche se molto è stato fatto con l'organizzazione di una rete ospedaliera ben rodata, la Rete Ictus che coinvolge molte professionalità". A dirlo è Lucia Toscani del consiglio dell'Ordine dei medici di Firenze, in vista del "World stroke Day", la Giornata mondiale dell'Ictus.
"E' ancora troppo alto il ritardo nel riconoscere i sintomi e allertare il 112 da parte del paziente e da chi lo soccorre - aggiunge in una nota -. L'ictus rimane una patologia grave, adesso però esiste una terapia efficace a patto che si intervenga con rapidità. Bisogna insegnare quali sono i sintomi più frequenti e imparare a riconoscerli: in famiglia, al lavoro per la strada.
La bocca storta, l'impossibilità di muovere un braccio o una gamba, o tutti e due, non sentire più un braccio e/o una gamba, non riuscire a parlare o dire parole senza senso, non vedere metà delle cose. Questi alcuni dei principali sintomi dell'ictus cerebrale".
Per Toscani "l'arrivo in tempo utile in ospedale, dove il paziente è atteso da uno 'stroke team' pre-allertato e pronto a prendere in carico il paziente, può fare la differenza e modificare l'esito per quanto riguarda la sopravvivenza e la disabilità che ne può derivare. Quando si arriva in tempo utile in ospedale si può verificare anche una completa guarigione dalle conseguenze dell'ictus, senza una disabilità residua".
"E' ancora troppo alto il ritardo nel riconoscere i sintomi e allertare il 112 da parte del paziente e da chi lo soccorre - aggiunge in una nota -. L'ictus rimane una patologia grave, adesso però esiste una terapia efficace a patto che si intervenga con rapidità. Bisogna insegnare quali sono i sintomi più frequenti e imparare a riconoscerli: in famiglia, al lavoro per la strada.
La bocca storta, l'impossibilità di muovere un braccio o una gamba, o tutti e due, non sentire più un braccio e/o una gamba, non riuscire a parlare o dire parole senza senso, non vedere metà delle cose. Questi alcuni dei principali sintomi dell'ictus cerebrale".
Per Toscani "l'arrivo in tempo utile in ospedale, dove il paziente è atteso da uno 'stroke team' pre-allertato e pronto a prendere in carico il paziente, può fare la differenza e modificare l'esito per quanto riguarda la sopravvivenza e la disabilità che ne può derivare. Quando si arriva in tempo utile in ospedale si può verificare anche una completa guarigione dalle conseguenze dell'ictus, senza una disabilità residua".
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