Palazzo Vecchio terrà sotto controllo il numero delle locazioni turistiche brevi per intervenire qualora l’aumento minacci il tessuto cittadino

Lo stop deciso con la Variante approvata nell’ultimo consiglio comunale è stato solo un primo step. Adesso, il Comune di Firenze si muove per tenere sotto controllo anche le altre aree della città, per evitare che l’iper turistificazione a cui è andato incontro il centro storico semplicemente si sposti verso altre zone di Firenze ora che nell’area Unesco è stato disposto lo stop a nuove locazioni turistiche brevi.

È quanto riporta questa mattina La Nazione, che riferisce che Palazzo Vecchio si servirà del dipartimento Memotef dell’Università La Sapienza di Roma e delle competenze del professore di geografia economica e politica Filippo Celata per tenere sotto controllo le varie zone in cui è diviso il territorio comunale e intervenire con nuovi divieti qualora fosse ravvisato un aumento potenzialmente insostenibile delle locazioni turistiche brevi.

Il Comune procederà quindi al monitoraggio e “ad un vero e proprio piano urbanistico” degli affitti brevi per controllare l’equilibrio fra residenzialità e locazioni turistiche, ed intervenire nel momento in cui l’equilibrio sia messo a repentaglio: questo, spiega il professor Celata, per impedire che la pressione del turismo di massa finisca con l’avere ripercussioni gravi e pesanti sul tessuto cittadino.

Per arrivare a ciò, scrive il quotidiano, sarà creata una vera e propria task force composta da tecnici del Comune e Polizia Municipale che, sulla base di alcuni dati come il numero di Cin, versamento della tassa di soggiorno o richiesta di autorizzazioni, terrà sotto controllo l’aumento di nuove locazioni turistiche brevi.

La Variante approvata dal Comune viene accolta positivamente dal professor Celata, secondo il quale la scelta di Firenze dimostra un cambio di prospettiva importante verso il turismo, visto non più e non solo come una risorsa ma anche come un fenomeno da governare: “Abbiamo effettivamente ora delle disposizioni che se supportate da un efficace sistema di controlli, potranno produrre anche da subito effetti” spiega il docente.

Nel nuovo regolamento approvato dalla giunta sono contenuti diversi elementi innovativi per il contrasto alla degenerazione dell’overtourism e nuove regole per gli affitti brevi, a partire dai criteri dimensionali che gli alloggi devono rispettare per poter essere messi in locazione: almeno 28 mq di superficie, con camere singole di 9 mq e doppie di 14 mq come superfici minime, cucine abitabili da almeno 9 mq, servizi igienici di almeno 2,5 mq. Per i trasgressori previste multe dai mille ai diecimila euro.

Un elemento di grande novità è l’introduzione dell’autorizzazione comunale, di durata quinquennale, per mettere in affitto breve un appartamento: un’autorizzazione che, spiega il Corriere Fiorentino, sarà legata al proprietario e decadrà automaticamente in caso di passaggio di proprietà.

Tra le altre cause di decadenza sono previste rientrano l’inattività riscontrata per un periodo superiore ai dodici mesi, l’evasione della tassa di soggiorno e l’impiego di persone senza contratto regolare.

Infine, riporta il quotidiano, gli appartamenti dati in affitto breve dovranno rispettare, oltre all’obbligo di esposizione del Cin, anche conformità edilizia e igienico-sanitaria, impiantistica antincendio e acustica, oltre all’obbligo di istruzioni multilingue per la raccolta differenziata.


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