"Oggi parlerò solo io, Pasquale Abatangelo parlerà da domani, dopo la proiezione del film, non appena gli animi si saranno calmati e si potrà ragionare nel merito del film in modo più compiuto. Il mio film è un'indagine storica ed etnografica sulle scelte di un uomo che è passato da essere un delinquente a essere un delinquente politicizzato". Lo ha detto Tomaso Aramini, regista di 'Pensando ad Anna', film sulla storia dell'ex br Pasquale Abatangelo, presente nelle principali rivolte che hanno scosso negli anni 70 le carceri italiane.
La proiezione della pellicola, in prima mondiale, è nel programma odierno della terza giornata del Festival dei Popoli di Firenze: Abatangelo è, come previsto, presente in sala ma non parlerà. Commentando le polemiche politiche di oggi, il regista ha spiegato di aspettarselo perché "il livello del dibattito culturale in Italia è purtroppo infimo e certe parti politiche vogliono strumentalizzare qualsiasi cosa. Credo che oggi debba parlare il film".
"Pasquale - ha aggiunto - parlerà da domani perché è una scelta che abbiamo concordato. Se ne parlerà da domani fuori dallo stretto ambito tecnico della proiezione festivaliera. Il festival non c'entra niente, ha scelto il film evidentemente per i suoi meriti artistici".
Il film intreccia interviste con Aramini e il giornalista Fulvio Bufi, ricostruzioni performative e materiale d'archivio, in un 'esperimento live'. Le scene vedono gli attori Luca Iervolino e Tiziana De Giacomo interpretare Abatangelo e la sua compagna Anna scomparsa nel 2018. "Per relazionarmi con lui ho pensato che questo fosse il modo più serio e trasparente per costruire un dialogo e una dialettica sulle sue scelte - ha concluso Aramini - portandolo a rivivere quelle determinate esperienze più significative della sua stessa vita in modo tale che la sua coscienza si auto posizionasse per diventare in qualche modo una coscienza riflessiva e aprirsi al dialogo, cosa che secondo me sarebbe stato più difficile in una mera intervista uno a uno".
La proiezione della pellicola, in prima mondiale, è nel programma odierno della terza giornata del Festival dei Popoli di Firenze: Abatangelo è, come previsto, presente in sala ma non parlerà. Commentando le polemiche politiche di oggi, il regista ha spiegato di aspettarselo perché "il livello del dibattito culturale in Italia è purtroppo infimo e certe parti politiche vogliono strumentalizzare qualsiasi cosa. Credo che oggi debba parlare il film".
"Pasquale - ha aggiunto - parlerà da domani perché è una scelta che abbiamo concordato. Se ne parlerà da domani fuori dallo stretto ambito tecnico della proiezione festivaliera. Il festival non c'entra niente, ha scelto il film evidentemente per i suoi meriti artistici".
Il film intreccia interviste con Aramini e il giornalista Fulvio Bufi, ricostruzioni performative e materiale d'archivio, in un 'esperimento live'. Le scene vedono gli attori Luca Iervolino e Tiziana De Giacomo interpretare Abatangelo e la sua compagna Anna scomparsa nel 2018. "Per relazionarmi con lui ho pensato che questo fosse il modo più serio e trasparente per costruire un dialogo e una dialettica sulle sue scelte - ha concluso Aramini - portandolo a rivivere quelle determinate esperienze più significative della sua stessa vita in modo tale che la sua coscienza si auto posizionasse per diventare in qualche modo una coscienza riflessiva e aprirsi al dialogo, cosa che secondo me sarebbe stato più difficile in una mera intervista uno a uno".
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