Agriturismi e rifugi tra le soluzioni più sostenibili, mentre anche in città cresce la voglia di esperienze autentiche e rispettose del territorio

L'80% dei viaggiatori è consapevole dell'impatto delle proprie scelte e pronto a cambiare abitudini in chiave sostenibile: è quanto rileva l'Osservatorio sul turismo sostenibile di Human Company, condotto con Bva Doxa, secondo cui la propensione ad introdurre abitudini sostenibili è più alta quando si tratta di azioni semplici come il rispetto della flora e della fauna locali (36%), la corretta gestione dei rifiuti (33%), l'attenzione ai consumi energetici (32%) e la tutela delle risorse naturali (32%).

Agriturismi (91%), rifugi di montagna (86%) e strutture ricettive open air (84%) guidano la classifica delle soluzioni percepite come più sostenibili, grazie alla capacità di offrire esperienze a contatto diretto con la natura. Il 95% del campione concorda sul fatto che sia possibile adottare pratiche di turismo sostenibile anche durante una vacanza urbana; le modalità più efficaci per farlo includono il rispetto dei valori e delle eccellenze territoriali (48%), la ricerca di percorsi ed esperienze autentiche e non 'di massa' (44%) e la scelta di partire nei periodi di bassa stagione (36%).


Anche per il 2025 le vacanze al mare si confermano in cima alle preferenze dei viaggiatori italiani (51%), seguite dal turismo culturale (45%). La montagna è la destinazione principale per un italiano su 5 (19%), mentre i circuiti del benessere (17%) e dell'enogastronomia (16%) conquistano soprattutto gli under 35. 
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies